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Storia dei laser dermatologici
La parola LASER venne coniata da Gordon Gould, un ricercatore universitario, nel 1957; è un acronimo che significa “light amplification by stimulated emission of radiation” o “amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione” in Italiano. Nonostante studiasse e sperimentasse in questo campo da anni, non possedeva le risorse economiche necessarie per realizzare il suo progetto. Altre persone iniziarono a lavorare sul concetto di LASER in quegli stessi anni e alla fine Theodore Maiman del laboratorio Hughes in California riuscì a creare il primo LASER funzionante il 16 Maggio 1960.
Nel 1961 il Dr. Leon Goldman, dermatologo e primario di dermatologia all’università di Cincinnati, iniziò a ricercare le possibili applicazioni mediche di questa nuova tecnologia. Allo stesso tempo, l’Istituto Nazionale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (NIOSH) gli chiese di studiare la sicurezza di tale dispositivo.
I suoi studi e le sue scoperte gli fecero guadagnare il titolo di “Padre della Medicina e Chirurgia LASER”.
Come funzionano i LASER dermatologici?
Esistono principalmente tre categorie diverse di laser dermatologici:
- LASER ablativi: funzionano tramite l’emissione di raggi ad alta energia che vaporizzano l’acqua presente all’interno delle cellule causando un danno termico. Gli strati di pelle trattati vengono distrutti da questa azione e la profondità a cui arriva questo tipo di trattamento dipende dal tipo di laser utilizzato e dalla potenza impostata sul dispositivo. Ad ogni nuovo passaggio del laser sulla zona trattata c’è ulteriore ablazione del tessuto sottostante.
- LASER frazionati ablativi: funzionano in maniera simile ai laser ablativi, con la differenza che colpiscono la pelle e i tessuti bersaglio seguendo uno schema. Piccole colonne di tessuto cutaneo vengono colpite da questo tipo di laser, distanziate tra loro da piccole colonne di tessuto non trattato.
- LASER frazionati non ablativi: il trattamento non ablativo funziona diversamente dai due laser precedenti. Invece di colpire la superficie della pelle e distruggerla, l’energia prodotta da questo tipo di laser penetra la pelle e stimola la produzione di nuove proteine, come il collagene, in profondità.
Indicazione all’uso del laser dermatologico
I laser dermatologici sono indicati nel caso di cicatrici (traumi, acne, …), linee sottili della pelle o rughe, pelle cadente, macchie sulla pelle, epilazione permanente, teleangectasia (inestetismi dei capillari superficiali), lesioni cutanee benigne, verruche, nei, rimozione di tatuaggi, tumori della pelle, …
Diverse tipologie di laser dermatologico
In base al risultato che ci si pone di raggiungere, il chirurgo sceglierà il laser dermatologico più opportuno per il caso in questione. I tipi di laser principalmente utilizzati sono i seguenti.
- Ablativi:
- Laser ad anidride carbonica o Laser CO2 – 10,600nm
- Laser Erbium YAG o Laser erbio granato di ittrio e alluminio (Er:YAG LASER) – 2,940nm
- Non ablativi:
- Laser verde KTP – 532nm
- Laser Argon 488-514nm e Laser argon pompato a onda continua 515-590nm
- Laser a coloranti pulsati – 585-595nm
- Laser Nd:YAG – 1,320nm
- Laser a diodo – 1,450nm
- Laser Er:glass o erbio:vetro – 1,540nm
Il vantaggio dei laser ablativi è che danno i migliori risultati clinici e richiedono un singolo trattamento. Lo svantaggio è che necessitano di maggior tempo di recupero e hanno maggior effetti collaterali.
Al contrario, i laser non ablativi necessitano di recupero minimo dopo il trattamento e il rischio di effetti indesiderati è minimo. Il loro effetto è però più tenue e normalmente necessitano di più sessioni per l’ottenimento di un risultato soddisfacente.
Dopo l’intervento con laser dermatologico
La riepitelizzazione laser o intervento con laser dermatologico è normalmente un intervento in day hospital o ambulatoriale, nel senso che non è necessaria la permanenza nella struttura sanitaria la notte seguente l’intervento. Il trattamento dura all’incirca tra i 30 minuti e le 2 ore, in base all’estensione dell’area da trattare.
Verrà posizionata una medicazione o bendaggio sull’area trattata e la pelle necessiterà di rimanere pulita, tramite l’uso di detergenti delicati, e idratata, con l’utilizzo di creme e unguenti che verranno consigliati dal chirurgo che effettuerà il trattamento laser.
L’applicazione di impacchi freddi col ghiaccio aiuterà con il gonfiore, il fastidio ed il prurito causati dal trattamento. Dopo il periodo di guarigione iniziale verrà consigliata una crema idratante e l’uso della protezione solare. Evitare il sole è fattore molto importante durante il recupero per l’ottenimento di risultati soddisfacenti. I laser ablativi più vecchi, che utilizzano energie maggiori nel trattamento causando quindi un danno maggiore alle aree trattate, potrebbero necessitare fino a 3 settimane di recupero. Un colore rosato o arrossato della pelle nelle aree trattate è normale e nel giro di 2-3 mesi dovrebbe ritornare il colore della tua carnagione.
Possibili complicazioni
Tra gli effetti indesiderati sono possibili danni collaterali da bruciature dovuti al calore del laser, eritema, prurito, formazione di cicatrici, ipopigmentazione o iperpigmentazione e infezioni.
Consigli utili
- I laser più potenti portano a risultati più sensazionali. Tuttavia necessitano di maggior recupero e cure post-trattamento, così come hanno maggior rischio di complicazioni.
- Segui tassativamente il regime preoperatorio e postoperatorio consigliati per ottenere risultati migliori e diminuire il rischio di complicazioni al minimo.
- L’esperienza del chirurgo e la tecnica utilizzata fanno la differenza sul risultato finale. La scelta del laser migliore dipende dall’esperienza del chirurgo, il problema dermatologico da trattare, le aspettative del paziente e le caratteristiche intrinseche del paziente.
- L’Autunno e l’Inverno sono i momenti migliori per il trattamento laser. Questo perché spendiamo più tempo al coperto e le giornate sono più corte, con minor rischio di esporsi al sole quindi una volta effettuato il trattamento.
- Le carnagioni più scure non sono escluse automaticamente da questo tipo di trattamento. Tuttavia, ci potrebbero essere alternative più sicure ed efficaci. Il consulto con il tuo specialista di fiducia chiarirà questi aspetti.
- Alcuni farmaci e patologie influenzano i risultati del trattamento laser. Verrà tutto discusso e chiarito nel consulto preoperatorio.
4 commenti su “Laser dermatologico: differenza tra laser ablativo, frazionato e non ablativo”
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