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Qual è la differenza tra oli essenziali ed estratti vegetali?
Gli oli essenziali sono molto semplicemente una sottocategoria degli estratti vegetali, una famiglia di prodotti molto ampia come andremo a vedere in questo articolo.
Storia e Introduzione sugli estratti vegetali
Gli estratti vegetali sono un gruppo vasto ed eterogeneo di sostanze chimiche estratte da foglie, semi, corteccia, radici, fiori e altre parti delle piante. Sono usati in medicina ed in medicina tradizionale fin dalle origini della storia umana ed il loro utilizzo a fini cosmetici o estetici è noto fin dall’antico Egitto. Recentemente sono tornati alla ribalta grazie alle aziende produttrici di integratori alimentari, cosmetici e farmaci.
L’estratto di una pianta spesso contiene molti elementi chimici diversi, anche centinaia o migliaia allo stesso tempo, che producono ognuno un effetto differente. Le aziende farmaceutiche con la conoscenza e gli strumenti moderni sono state in grado di estrarre, isolare e purificare i singoli principi attivi e dopo studi e test clinici i loro sforzi sono a volte ripagati con lo sviluppo e l’introduzione sul mercato di un nuovo farmaco.
Al giorno d’oggi esistono migliaia di prodotti sul mercato contenti estratti vegetali o oli essenziali e parlare nel dettaglio di ognuno di essi richiederebbe la compilazione di una enciclopedia in quanto
- Le fonti degli estratti vegetali: sono quasi infinite. Esistono attualmente circa 370,000 specie di piante diverse e ogni anno vengono scoperte all’incirca 2,000 nuove specie.
- I principi attivi: sono le molecole chimiche biologicamente attive e che hanno un effetto sull’organismo e sono centinaia o migliaia per ciascuna specie.
- I benefici millantati: per ognuno dei suddetti principi attivi si millantano (sono più le asserzioni non supportate da evidenze scientifiche che non il contrario) benefici e proprietà varie.
Per questo motivo preferiamo limitarci a fare una panoramica generale di questo argomento, cercando di mantenerlo semplice e chiaro.
Fonti di estrazione
Soia, cardo mariano, limoni, arance e agrumi in generale, pomodori, rosmarino, erba di S. Giovanni (iperico), melograno, curcuma longa, corteccia di pino marittimo, ginkgo biloba, semi d’uva, tè verde / bianco / nero, bacche del caffè, tea tree (melaleuca), liquirizia, camomilla, aloe vera, gelso, ippocastano, dattero, rosa, caprifoglio, lavanda, loto, mandorle, … e migliaia di altre.
Principi attivi negli estratti vegetali
Le seguenti sono alcune delle categorie alle quali appartengono i principi attivi che potete comunemente trovare quando leggete le etichette dei prodotti prima dell’acquisto. E qui è anche dove iniziano a complicarsi le cose e dove inizia la confusione: alcune delle categorie sono in realtà sottocategorie di altre oppure lo stesso principio attivo può far parte di una moltitudine di categorie in base alla classificazione. Per esempio, la vitamina A è una vitamina, ma è anche un antiossidante, un carotenoide, un terpenoide, un regolatore cellulare, … ne citerò quindi alcune, ma ricordate che prodotti diversi potrebbero riferirsi allo stesso principio attivo con classificazione diversa.
Vitamine, polifenoli, catechine, flavonoidi, terpenoidi, inibitori della proteasi, antiossidanti, carotenoidi, regolatori cellulari, fosfolipidi, acidi grassi essenziali, saponine, fitosteroli, minerali, …
Benefici (millantati) degli estratti vegetali
Questa lista non è tanto più corta delle precedenti, elencherò quindi alcuni dei benefici più comuni riportati dalle aziende che vendono prodotti a base di estratti vegetali.
Antinfiammatorio, antiossidante, antitumorale, antimicrobico, antimutageno, immunostimolatore, foto-protettivo, aumentante la capacità di trattenere l’umidità, idratante, levigante per la pelle, migliorante rughe e linee della pelle, riparatore della barriera, stimolante per la produzione di proteine (collagene, acido ialuronico, elastina, …), riparatore proteico, inibitore delle proteasi (le proteasi sono classi di enzimi che degradano le proteine), stimolanti la sintesi lipidica (acidi grassi essenziali, fosfolipidi, …), inversione dell’iperpigmentazione, sbiancante o schiarente, migliora la sensazione e l’aspetto generale, …
Consigli e avvertenze per l’uso
Quindi cosa è vero e cosa no? Di cosa ci si può fidare? Cosa portiamo a casa da questi elenchi?
Per rispondere alle prime due domande bisognerebbe prendere e analizzare singolarmente ogni prodotto sul mercato e sulla base dell’analisi si potrebbe dare un parere da esperti a riguardo di cosa sia o non sia vero, di cosa ci si possa fidare, di cosa funzioni, di quali benefici effettivamente si possano provare sul proprio organismo. Purtroppo parlando in generale non ci si può sbilanciare più di tanto.
Da questi elenchi, per rispondere alla terza domanda, portiamo a casa poco, ma i seguenti consigli invece vi saranno molto utili quindi leggete fino alla fine!
- Gli estratti vegetali sono elencati, come tutti gli altri ingredienti, sull’etichetta del prodotto. Generalmente viene usato il loro nome latino, per esempio l’albero di limone è il Citrus Limon. Inoltre, il loro ordine non è casuale: più un ingrediente è in alto nella lista e più quell’elemento è presente nel prodotto. Ci sarà quindi più del primo elemento che del secondo, più del secondo che del terzo, più del terzo che del quarto e così via…
- La biodisponibilità è un problema: per essere efficace, un principio attivo necessita di raggiungere il suo sito attivo. Quindi anche se un prodotto contiene un determinato principio attivo dall’efficacia provata, se questo non è biodisponibile nella formulazione non avrà alcun effetto sul nostro organismo.
- Il prodotto deve inoltre essere stabile per essere efficace. Se si rovina o va a male (più propriamente si dice denatura o degrada) prima dell’applicazione chiaramente non avrà effetto, quindi la stabilità del prodotto è uno dei suoi problemi principali da affrontare tanto quanto la biodisponibilità.
- Altro importante fattore da considerare è la concentrazione dei principi attivi. C’è una soglia che va superata perché questi siano efficaci e molti prodotti sul mercato, dagli integratori ai cosmetici, spesso ne contengono una concentrazione troppo bassa perché abbiano gli effetti millantati.
- In base al marchio che lo produce e alla formulazione del prodotto, lo stesso estratto vegetale potrebbe essere efficace, scarsamente efficace o per nulla efficace. Questo non dipende soltanto dalle già citate biodisponibilità, stabilità e concentrazione, ma anche dalle altre sostanze presenti nella formulazione che potrebbero aiutare nella conservazione, nella penetrazione, nell’assorbimento, etc.
- Alcune volte le aziende scrivono di test in laboratorio e test clinici (clinical trials) e di come questi abbiano dimostrato l’efficacia di un determinato ingrediente o del loro prodotto. Tuttavia bisogna indagare meglio: l’efficacia è stata dimostrata in vitro (cioè su culture cellulari), in vivo (su esseri viventi, dalle piante agli animali) o su soggetti umani? Questo test rispettava il gold standard della ricerca scientifica venendo condotto con le caratteristiche di un placebo controlled peer-reviewed double blind randomized trial? Su quante persone è stato condotto il test? Se il campione non è statisticamente significativo i risultati non si possono prendere per buoni. Se facciamo un test su un gruppo di 7 persone il risultato del test ed il risultato reale potrebbero in realtà essere diametralmente opposti.
- Infine, “naturale” o “olio essenziale” o ancora “estratto vegetale” significano che un prodotto è migliore, più sano, più sicuro e privo di effetti avversi? No, questo è assolutamente falso. Si confuta molto facilmente col gran numero di veleni presenti in natura e col fatto che moltissimi dei farmaci attualmente in commercio derivano da piante e animali.
Esistono centinaia di studi pubblicati e molti altri ancora sono in corso o verranno istituiti in futuro. La conoscenza nel campo cosmeceutico e degli estratti vegetali avanza di anno in anno e ha un potenziale immenso. Prima di credere all’efficacia di un prodotto, chiedi al tuo medico o specialista di fiducia di esaminare la letteratura medica disponibile
3 commenti su “Prodotti cosmeceutici: estratti vegetali e oli essenziali”
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