Vene varicose: scleroterapia e laserterapia per le teleangectasie

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Introduzione alle patologie venose: vene varicose, teleangectasie e couperose

Le patologie venose sono un problema diffuso che colpisce il 40-55% della popolazione. Le vene varicose, le vene reticolari e le teleangectasie sono le malattie venose degli arti inferiori più diffuse e la loro incidenza aumenta con l’età. Per alcune persone si tratta di un problema meramente estetico, ma le varici possono essere accompagnate da dolore o fastidio, gonfiore, cambiamenti della pelle, sensazione di bruciore e possono portare a ulcerazioni, tromboflebiti, trombosi venosa profonda e dermatosi infiammatorie tra i vari disturbi.

Le vene varicose sono causate da una insufficienza venosa, cioè un problema di natura vascolare dovuto a una disfunzione delle valvole venose che dovrebbero prevenire il reflusso di sangue nella direzione opposta al circolo. Quando questo avviene, le vene si congestionano e soffrono una pressione maggiore sulle loro pareti che nel corso del tempo ne causa l’aspetto dilatato e tortuoso tipico delle vene varicose.

La couperose o copparosa è invece un inestetismo del viso causato dalla dilatazione, ingrossamento o rottura dei capillari che irrorano il volto, causando un rossore più o meno intenso che interessa generalmente le guance, tra gli zigomi ed il naso.

Storia

La flebologia è la specialità medica che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie venose. Ha origine intorno al 400 A.C. quando Ippocrate, il padre della medicina, già descriveva trattamenti di “stripping” o asportazione delle safene per trattare le vene varicose.

Nel 20esimo secolo i trattamenti per questa patologia erano il classico stripping (asportazione chirurgica) e la scleroterapia. Dagli anni ’80 si sono iniziate a sviluppare nuove tecniche che migliorano l’efficacia del trattamento oltre che migliorare i risultati estetici, diminuire il tempo di recupero post-operatorio e le complicazioni e che spostano l’approccio da chirurgico a non chirurgico.

Diagnosi delle vene varicose

La diagnosi di vene varicose viene effettuata generalmente da un chirurgo vascolare dopo l’ispezione visiva dell’arto inferiore, la palpazione delle vene e dopo l’esecuzione di semplici test che non necessitano di strumenti tecnologicamente avanzati.

L’eco color Doppler (o ecografia Doppler a colori) è la tecnica di diagnostica per immagini che normalmente viene eseguita per la diagnosi, la pianificazione del trattamento e la mappatura delle vene prima del trattamento. In alcuni casi particolari una angiografia a risonanza magnetica venosa (Angio-RM) o una venografia (o flebografia) con contrasto potrebbero venir prescritti per chiarire alcuni dubbi o per comprendere meglio il problema.

A causa della comparsa graduale dei sintomi, molti pazienti non li riferiscono, accettandoli come normali fastidi e attribuendoli ad altre cause, o potrebbero sentirli come meno gravi del normale a causa dell’abitudine al fastidio. Dopo il trattamento, questi pazienti sono spesso molto sorpresi dalla quantità di fastidio o dolore, ormai sparito, che avevano imparato ad accettare come normale.

Quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo delle vene varicose?

Ci sono molti fattori di rischio allo sviluppo delle vene varicose, i principali sono:

  • Fattori ereditari: degli studi mostrano una predisposizione genetica allo sviluppo delle vene varicose.
  • Età: l’incidenza della patologia aumenta con l’età.
  • Sesso: le donne sono più colpite degli uomini, probabilmente a causa dei cambiamenti ormonali che avvengono in gravidanza e durante la menopausa.
  • Gravidanza: a causa dei fattori ormonali che influenzano lo sviluppo delle vene varicose, questo compaiono spesso nel primo trimestre di gravidanza. L’aumento di volume ematico e il flusso diminuito negli arti inferiori, per supportare la crescita del feto, contribuiscono allo sviluppo del problema.
  • Obesità: l’essere sovrappeso o obesi aumenta la pressione a cui sono sottoposte le pareti venose.
  • Stare in piedi o seduti per lunghi periodi di tempo, spesso a causa del lavoro svolto, e la sedentarietà giocano un ruolo importante nello sviluppo delle patologie venose.

Trattamento delle vene varicose

Al momento esistono diverse alternative per il trattamento delle vene varicose e della teleangectasia:

  • Cambiamento nello stile di vita (attività fisica, perdita di peso, evitare di stare in piedi o seduti per lunghi periodi senza cambiare posizione, evitare i tacchi alti, …)
  • Calze elastiche compressive, che aiutano le vene a spostare il sangue dalle estremità verso il cuore, tramite la pressione costantemente applicata (i muscoli delle gambe svolgono una funzione simile quando siamo in piedi: con la loro contrazione spremono le vene e aiutano il circolo sanguigno).
  • La scleroterapia classica o tradizionale
  • La scleroterapia con schiume o mousse o Sclerofoam
  • La laserterapia
  • Il catetere per ablazione con radiofrequenza o laser (obliterazione o termoablazione endovascolare)
  • La legatura delle vene varicose
  • Lo stripping delle vene varicose
  • La flebectomia o varicectomia
  • La chirurgia venosa endoscopica

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La scleroterapia liquida

La scleroterapia per il trattamento delle vene varicose viene eseguita tramite l’iniezione di un agente chimico (detto agente sclerosante) nella vena bersaglio, causando un danno alle pareti della vena e un susseguirsi di reazioni (trombosi e fibrosi) che causano infine l’occlusione del vaso sanguigno. Esistono diversi tipi di agenti sclerosanti disponibili e la scelta dipende da vari fattori tra cui il diametro della vena, il luogo dove si trova e la sua profondità, la soglia del dolore del paziente e le considerazioni in merito alla possibilità di reflusso.

L’area da trattare viene disinfettata strofinando dell’alcool (che aiuta a visualizzare meglio i vasi) o un altro antisettico. Solitamente non è necessaria l’anestesia anche se a volte viene somministrata localmente dopo il consulto con il paziente; farmaci ansiolitici potrebbero venire somministrati prima del trattamento se richiesti.

L’agente sclerosante viene quindi aspirato nella siringa e a questo punto possono essere utilizzate diverse tecniche di iniezione in base all’esperienza e conoscenza del chirurgo scelto.

La procedura potrebbe necessitare di più sessioni per concludere il trattamento e di solito far passare 4-8 settimane tra le varie sedute ne riduce il numero necessario.

Potrebbe venir utilizzato un ecografo per guidare visivamente la procedura, in base al caso.

Dopo il trattamento, si applica un bendaggio compressivo all’area trattata: questo migliora l’efficacia della scleroterapia facendo collassare le vene trattate e diminuendone il flusso di sangue, massimizzando gli effetti dell’agente sclerosante sulle pareti del vaso e aiutando nella rimozione e diluizione dell’agente che potrebbe essere stato introdotto nel sistema venoso oltre l’area da trattare. L’uso delle calze elastiche a compressione graduata (15-30 mmHg) è consigliato per almeno 2 settimane.

La scleroterapia con schiume o mousse (Sclerofoam)

Un’alternativa al classico trattamento di scleroterapia liquida per le vene varicose è l’utilizzo di un agente sclerosante in forma schiumosa. I vantaggi rispetto alla scleroterapia liquida sono i seguenti:

  1. Garantisce un contatto migliore e più duraturo dell’agente sclerosante con le pareti del vaso sanguigno.
  2. Mantiene la concentrazione dell’agente in maniera migliore rispetto a uno liquido, che viene diluito dal sangue stesso che scorre nei vasi
  3. Viaggia più lontano all’interno del vaso
  4. Se ne inietta un volume minore
  5. La schiuma si visualizza meglio rispetto al liquido se si esegue l’ecografia Doppler

Effetti Collaterali

Tra gli effetti collaterali in seguito al trattamento di scleroterapia per le vene varicose si ricordano:

  • Iperpigmentazione: solitamente compare 6-12 settimane dopo il trattamento per poi regredire lentamente, con un 1% di casi nei quali la pigmentazione persiste dopo 1 anno.
  • Matting teleangectasico o teleangectasie secondarie: sono definite come la comparsa di una rete sottile di vene teleangectasiche. Di solito il problema si risolve nel giro di 3-12 mesi.
  • Necrosi cutanea: è il risultato dell’agente sclerosante in contatto con tessuti esterni alla vena trattata.
  • Tromboflebite: nonostante i presidi medici compressivi riducano di molto l’incidenza di questa complicazione, la tromboflebite resta possibile e può comparire 1-4 settimane dopo il trattamento.
  • Iniezione arteriosa
  • Reazione allergica
  • Dolore, gonfiore, orticaria
  • Lesione nervosa
  • Embolia polmonare

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Laserterapia venosa per la couperose e le teleangectasie

La laserterapia è il trattamento più indicato per i vasi più piccoli degli arti inferiori, per la teleangectasia facciale e per la couperose del viso.

Funziona distruggendo selettivamente i vasi sanguigni bersaglio tramite applicazione di calore (fototermolisi). È una buona alternativa anche per le vene resistenti a trattamenti di scleroterapia o per i pazienti che non tollerano la scleroterapia tradizionale o gli aghi. Per migliorare il comfort del paziente, si applica del ghiaccio o altri metodi raffreddanti sull’area trattata.

Avvertenze e Consigli

La scleroterapia e la laserterapia sono trattamenti in continua evoluzione con tecniche e materiali nuovi e migliorati e con lo sviluppo di nuove tecnologie. L’assenza di anestesia, di tempi di recupero e il fatto che si tratti di una procedura ambulatoriale le rendono il trattamento standard per le vene varicose e la teleangectasia. Nonostante siano considerati trattamenti sicuri, come sempre, raccomandiamo di scegliere un medico esperto e competente viste anche le molte variabili da considerare e che influenzano i risultati ottenuti.

  • Le vene varicose sviluppate durante la gravidanza generalmente migliorano senza bisogno di intervento medico nel giro di 3-12 mesi dopo il parto.
  • Non radete, né fate la ceretta né applicate alcun prodotto sull’area da trattare. Il vostro medico di fiducia ve lo ricorderà durante il consulto.
  • Le persone più inclini a sviluppare varici o teleangectasie potrebbero evitare o ritardare la progressione del problema con semplici accorgimenti: perdete peso se siete sovrappeso, evitate di stare in piedi per lunghi periodi di tempo, indossate indumenti non costrittivi, alzate le gambe quando state seduti, alzate le gambe quando dormite con un cuscino sotto i piedi (in modo da averle 10cm più in alto del cuore da distesi), evitate i tacchi alti.

 

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1 commento su “Vene varicose: scleroterapia e laserterapia per le teleangectasie”

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