L’acne è uno dei problemi della pelle tra i più comuni tra quelli visti negli ambulatori dei dermatologi. Nonostante questo, da alcuni studi emerge che la maggior parte delle persone affette da acne cercherà di curarsi da sola prima di rivolgersi ad un professionista sanitario: uno studio del 2000 mostra come il 75% dei pazienti con acne aspetti 1 anno dalla comparsa dei sintomi prima di rivolgersi a un dermatologo, mentre da un secondo studio si evince che ben un terzo di chi combatte l’acne non si rivolgerà mai a un medico per un consulto su come eliminare tale problema. Tutte queste persone che non si rivolgono ai medici o agli specialisti per il trattamento dell’acne, o nel periodo che intercorre tra l’insorgenza dei sintomi e la visita medica, cercheranno di auto-medicarsi con rimedi naturali o con creme e farmaci disponibili senza obbligo di ricetta.
Esistono un gran numero di rimedi e farmaci da banco per il trattamento dell’acne, raggruppabili in diverse categorie di prodotti:
- Detergenti tradizionali o naturali
- Detergenti sintetici o “syndets”
- Creme
- Lozioni
- Gel
- Maschere
- Trattamenti meccanici
- Oli essenziali
- Vitamine per uso orale
Il mercato di questi prodotti per la cura dell’acne senza ricetta ha dimensioni di 2-4 volte maggiori rispetto a quello dei farmaci soggetti a prescrizione medica ed è uno dei segmenti di mercato di maggior crescita in campo dermatologico.
Questi prodotti possono essere formulati sia specificamente per il trattamento dell’acne e delle sue manifestazioni cliniche e venir venduti come rimedio per l’acne, in genere contenendo al loro interno acido salicilico, benzoil perossido, zolfo e resorcinolo tra i vari, sia essere venduti e formulati per un obiettivo più generale come il guarire le eruzioni cutanee, purificare la pelle, detergere i pori.
Per sapere che cos’è l’acne e perché si manifesta, vi rimandiamo all’articolo dedicato all’argomento, così come per chi invece è interessato al trattamento delle cicatrici causate dall’acne, o meglio dell’iperpigmentazione post-infiammatoria c’è un altro articolo dedicato.
Ma ora vediamo alcuni dei rimedi per l’acne comunemente disponibili in farmacia, parafarmacia e supermercato.
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Detergenti naturali e detergenti sintetici nel trattamento dell’acne
Uno tra i primi rimedi cercati e provati da chi è affetto da acne è l’uso di detergenti o saponi. Alcuni studi mostrano come più della metà delle persone affette da acne creda che il loro problema sia causato da una scarsa igiene e dallo sporco presente sulla pelle, motivo per il quale spesso questi pazienti ricercano come prima soluzione dei detergenti specifici antiacne e cambiano le loro abitudini, come il lavarsi il viso, aumentando la frequenza in cui ciò avviene.
Ma quante volte dovremmo lavarci il viso al giorno? Il numero ottimale di volte è 2: mattina e sera. [1]
Più importante del numero di volte in cui laviamo il viso sono però le sostanze con cui lo facciamo. Esistono un gran numero di detergenti e saponi per la pelle. I detergenti tradizionali sono prodotti a partire da acidi grassi e sostanze basiche (alcaline) e hanno un pH compreso tra 9-10 che è notevolmente più alto rispetto al pH della pelle, rimuovendo i lipidi intercellulari presenti tra i cheratinociti dell’epidermide e interrompendo quindi la continuità della barriera causando irritazione. I detergenti sintetici invece hanno un pH compreso tra 5,5-7, simile al pH naturale della pelle, risultando quindi meno aggressivi e dannosi per lo strato corneo più superficiale dell’epidermide con benefici dimostrati nei pazienti affetti da acne. [2]
Perossido di Benzoile (Benzoilperossido) per la cura dell’acne
Il perossido di benzoile è un ingrediente molto comune nelle preparazioni anti-acne. Il suo utilizzo medico risale agli inizi degli anni ’60, mentre il suo utilizzo per combattere l’acne cominciò nel 1979.
Il perossido di benzoile possiede proprietà antibatteriche, antiinfiammatorie e comedolitiche, in grado cioè di combattere l’ostruzione dei pori sebacei che quando avviene genera i cosiddetti punti neri o comedoni.
Il suo potere antibatterico contro Propionibacterium Acnes e Staphylococcus Aureus è maggiore rispetto a quello di antibiotici topici applicati da soli.[3] Inoltre il perossido di benzoile non induce antibiotico-resistenza, ma anzi la previene se applicato in concomitanza a una terapia antibiotica topica o orale. [4]
Il perossido di benzoile è disponibile senza ricetta in formulazioni che variano dal 2,5-10% di concentrazione del principio attivo ed in un gran numero di varianti, dai detergenti alle creme e lozioni. I prodotti più efficaci contenenti il benzoilperossido sono quelli da lasciare agire sulla cute, rispetto ai detergenti; i gel sembrano essere più stabili di creme e lozioni secondo alcuni studi. La riduzione nelle lesioni causate dall’acne è uguale con l’uso di prodotti al 2,5%, 5% e 10% e i prodotti più forti intensificano semplicemente l’irritazione della pelle con comparsa di rossore, pizzicore e secchezza. [5]
I prodotti ottenibili dietro presentazione di prescrizione medica e contenenti perossido di benzoile hanno formulazioni diverse che potrebbero contenere agenti che ne migliorano la penetrazione e diminuiscono il potere irritante, ma non ci sono studi che analizzino fianco a fianco in maniera completa gli effetti delle due categorie (con ricetta e senza ricetta).
Alfa idrossiacidi nel trattamento dell’acne
I due alfa idrossiacidi più comuni e acquistati senza prescrizione sono l’acido glicolico e l’acido lattico, disponibili in formulazioni con una concentrazione inferiore al 10%. Come abbiamo già visto, gli alfa idrossiacidi sono sostanze idrosolubili in grado di penetrare l’epidermide e arrivare fino al derma se applicati in alte concentrazioni. Agiscono causando desquamazione (esfoliazione) dello strato corneo dell’epidermide, cioè lo strato più esterno costituito da cheratinociti morti, con conseguente miglioramento dell’aspetto della pelle, che sembra più liscia e con pori di dimensioni inferiori. Gli effetti degli alfa idrossiacidi sono utili sia per la prevenzione dell’acne che per il trattamento dell’iperpigmentazione post-infiammatoria.
Acido Salicilico contro l’acne
L’acido salicilico è un beta idrossiacido e a differenza della categoria precedente una delle sue caratteristiche è di essere liposolubile il che lo rende in grado di penetrare anche l’unità pilosebacea con effetto comedolitico e quindi maggior efficacia rispetto agli alfa idrossiacidi. Ha inoltre proprietà antiinfiammatorie in quanto è in grado di inibire l’acido arachidonico. [6]
Molti studi inoltre dimostrano la maggior efficacia nel trattamento dell’acne comedonica dell’acido salicilico rispetto al perossido di benzoile, con riduzione di lesioni infiammatorie, lesioni totali, comedoni aperti e chiusi. [7]
Per l’acne infiammatoria è preferibile invece il perossido di benzoile che, a differenza dell’acido salicilico, previene la resistenza agli antibiotici se usato in combinazione con terapia antibiotica orale o topica.
Poli Idrossiacidi
Sono molecole emergenti nelle formulazioni dermatologiche, con effetto simile agli alfa idrossiacidi, ma meno irritante in quanto la dimensione maggiore delle molecole ne limita le capacità di penetrare la pelle. Si trovano spesso in prodotti venduti per il trattamento dell’invecchiamento della pelle e i due più diffusi sono l’acido lattobionico e il gluconolattone, ma si potrebbe iniziare a vederli anche tra i prodotti per la cura dell’acne.
Zolfo
Lo zolfo è un elemento chimico di colore giallo che è stato impiegato nel trattamento di problemi dermatologici per secoli. Se ne conosce l’uso fin dal tempo degli antichi romani, quando Aulus Cornelius Celsus scrisse il De Medicina tra il 25AC e il 50DC circa descrivendo l’uso dello zolfo nei bagni minerali per il trattamento dell’acne.
Lo zolfo ha proprietà batteriostatiche (non uccide i batteri, ma ne impedisce la proliferazione) e antimicotiche. Sembra avere inoltre un effetto cheratolitico (esfoliante).
Si trova in preparazioni dermatologiche di libera vendita in concentrazioni del 3-8%, spesso in combinazione con il resorcinolo. A causa del forte odore il suo uso è poco diffuso rispetto ad altri prodotti.
Triclosan e Triclocarban
Triclosan e triclocarban sono due agenti antimicrobici una volta diffusi tra i detergenti per la pelle, ma anche nei dentifrici, saponi, colluttori. Sono efficaci contro batteri gram positivi e gram negativi, con studi che ne dimostrano l’efficacia nel migliorare i sintomi dell’acne.
A causa dei sospetti sui rischi per la salute umana, nel 2016 l’FDA ne ha proibito l’uso nei saponi e le aziende farmaceutiche ne hanno progressivamente limitato l’utilizzo, spesso sostituendolo con prodotti alternativi.
Retinoidi nel trattamento dell’acne
I retinoidi sono derivati della vitamina A e sono disponibili in formulazioni topiche sotto forma di retinolo, retinil palmitato e retinil propionato. Queste sostanze sono in grado di accelerare il ricambio cellulare e quindi possiedono un effetto esfoliante. In generale i retinoidi sono 20 volte meno potenti della tretinoina, ma hanno maggior capacità penetrativa dell’epidermide. Retinoidi topici in concentrazione dello 0,25% hanno effetti simili a quelli osservati con l’uso di tretinoina 0,025% con però minor irritazione. Tuttavia, la maggior parte dei prodotti senza obbligo di ricetta contengono retinoidi in concentrazione tra lo 0,04-0,07%.
Salviette umidificate detergenti e disinfettanti
Le salviettine detergenti e disinfettanti, sono prodotti usa e getta impregnate di sostanze detergenti e talvolta anche con ingredienti antiacne. Alcune di queste necessitano di essere umidificate subito prima dell’uso con dell’acqua. Il loro effetto sulla pelle è determinato in parte dagli ingredienti, ma anche dalla trama del tessuto più o meno fitta e quindi più o meno irritante per la pelle. Non ci sono studi pubblicati sull’efficacia di questo rimedio contro l’acne.
Trattamenti meccanici antiacne
Oltre ai trattamenti antiacne disponibili con ingredienti che non necessitano di prescrizione medica, esistono tutta una serie di rimedi meccanici ideati per tenere l’acne sotto controllo. Tra questi ricordiamo gli scrub e le spazzole detergenti che abradono la pelle meccanicamente assottigliandone lo strato corneo. [8] Esistono tre tipi di scrubs:
- i più aggressivi contengono particelle di ossido di alluminio e noccioli di frutta polverizzati che a causa della loro forma irregolare abradono maggiormente la pelle.
- Categoria più gentile è quella degli scrub contenenti microsfere di polietilene, particelle rotondeggianti e lisce, che però sono dannose per la natura andando ad aumentare le microplastiche disperse nell’ambiente.
- Terza categoria, la più gentile sulla pelle, è quella degli scrub contenenti borace (cioè sodio tetraborato decaidrato o Borax) i cui granuli si ammorbidiscono e sciolgono in breve tempo dall’applicazione; tuttavia per il rischio posto alla salute da questo ingrediente, il Canada e l’Unione Europea ne hanno vietato o limitato l’uso nei prodotti cosmetici.
Altra categoria di trattamenti meccanici è quella dei cerotti adesivi: applicati sulla pelle, la loro speciale colla si lega al tappo comedonico e aiutano quindi a liberare i pori.
Esistono poi dei dispositivi elettrici di vario tipo: lo Zeno della Zeno Corporation di Houston TX ad esempio genera calore a 121°F (49-50°C) che viene applicato direttamente sulle lesioni cutanee causate dall’acne per 2-3 minuti 2-3 volte al giorno e promette una guarigione più veloce tramite l’uccisione del batterio P. Acnes tramite il calore. I dispositivi LED a spettro luminoso blu, rosso, quasi infrarosso riducono la risposta infiammatoria nelle cellule epidermiche e ne riducono la capacità proliferativa. Gli studi su questi tipi di dispositivi sono limitati in numero e spesso mancano di rigore scientifico. L’efficacia è quindi ancora dubbia, sebbene in parte dimostrata.
Oli Essenziali contro l’acne
Per i pazienti che cercano un approccio più naturale e fitoterapico al trattamento dell’acne, esistono principalmente due alternative:
- Olio di Tea Tree (l’albero Australiano della Melaleuca Alternifolia). Contiene diverse sostanze antimicrobiche efficaci nel trattamento dell’acne, sebbene ad azione più lenta rispetto al perossido di benzoile è meno irritante rispetto a quest’ultimo.
- Olio di Camomilla (il fiore tedesco della pianta di camomilla Matricaria Recutita). Uno studio ha dimostrato l’efficacia antiinfiammatoria di questo olio essenziale pari a quella dell’idrocortisone 0,25% e quindi viene impiegato nel trattamento dell’acne per il suo effetto antiinfiammatorio.
Vitamine per via orale nel trattamento dell’acne
Tra le vitamine e i minerali testati nel tempo come terapia orale antiacne si ricordano lo zinco, la vitamina B3 (nicotinamide o niacinamide) e la vitamina A. Nonostante tutte e 3 abbiano dimostrato una certa efficacia nel combattere l’acne e ridurne i sintomi, le dosi da assumere perché ciò avvenga sono molto più alte delle dosi massime raccomandate per questi oligoelementi, con rischio di effetti collaterali anche gravi, e sono quindi sconsigliate come terapia antiacne.
Conclusione e consigli
La maggior parte dei pazienti si affida a questi trattamenti disponibili senza prescrizione medica per il trattamento dell’acne. Sebbene siano efficaci, si consiglia sempre un consulto con un professionista per comprendere meglio vantaggi e svantaggi di ogni singolo prodotto. Alcuni di questi prodotti potrebbero potenziare gli effetti di altri farmaci con obbligo di ricetta, mentre altri potrebbero solo causare irritazione ulteriore. È per questo fondamentale sempre affidarsi e farsi consigliare nella scelta della terapia da un dermatologo esperto.
Fonti:
[1] Choi, J. M., Lew, V. K. and Kimball, A. B. (2006), A Single‐Blinded, Randomized, Controlled Clinical Trial Evaluating the Effect of Face Washing on Acne Vulgaris. Pediatric Dermatology, 23: 421-427. doi:10.1111/j.1525-1470.2006.00276.x
[2] Subramanyan K. (2004) Role of mild cleansing in the management of patient skin. Dermatol Ther 17, 26–34.
[3] Leyden JJ. (2001) Current issues in antimicrobial therapy for the treatment of acne. J Eur Acad Dermatol Venereol 15 (Suppl 3), 51–5.
[4] Berson DS, Shalita AR. (1995) The treatment of acne: the role of combination therapies. J Am Acad Dermatol 32, 31–41.
[5] Mills OH Jr, Kligman AM, Pochi P, Comite H. (1986) Comparing 2.5%, 5%, and 10% benzoyl peroxide on inflammatory acne vulgaris. Int J Dermatol 25, 664–7.
[6] Kligman AM. (1997) A comparative evaluation of a novel lowstrength salicylic acid cream and glycolic acid products on human skin. Cosmet Dermatol 11 (Suppl).
[7] Chen T, Appa Y. (2006) Over-the-counter acne medications. In: Draelos ZD, Thaman LA, eds. Cosmetic Formulations of Skin Care Products. New York: Taylor & Francis, pp. 251–71.
[8] Mills OH Jr, Kligman AM. (1979) Evaluation of abrasives in acne therapy. Cutis 23, 704–5.