Un’ernia inguinale è un rigonfiamento nella regione pubica o inguinale dell’addome, vicino al canale inguinale sinistro o destro, che si sviluppa a causa di un indebolimento della parete addominale. L’intestino o il tessuto adiposo viscerale possono premere contro questo punto indebolito e protrudere verso l’esterno dando luogo a un rigonfiamento (tumefazione) addominale spesso accompagnato da dolore, in particolare quando si fa esercizio fisico, quando si solleva qualcosa di pesante, quando ci si piega in avanti o quando si tossisce.
In condizioni normali, i muscoli addominali e il tessuto connettivo della parete addominale sono forti e tesi a sufficienza da contenere gli organi interni al loro posto, ma quando è presente un punto debole si può sviluppare un’ernia inguinale.
Il canale inguinale è un piccolo tunnel nella parete addominale inferiore che permette il passaggio ai vasi sanguigni e ai nervi, oltre che al funicolo spermatico negli uomini e al legamento rotondo dell’utero nella donna.
L’ernia inguinale è il tipo più comune di ernia della parete addominale e il rischio di svilupparla nel corso della vita è calcolato al 27% per gli uomini e al 3% per le donne. Ogni anno vi sono circa 800,000 interventi di riparazione dell’ernia inguinale nei soli Stati Uniti e circa 100,000 sono quelli eseguiti in Italia.
Le ernie nella regione inguinale si dividono in ernie inguinali ed ernie femorali, che possono essere difficili da distinguere dalle prime, e le ernie inguinali si dividono in ernie inguinali dirette e indirette, ma comunemente ci si riferisce a tutte genericamente come “ernia inguinale”.
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Ernie inguinali dirette
Un’ernia inguinale diretta si manifesta quando vi è un punto debole nella parete addominale in vicinanza del canale inguinale. Sono più comuni in età più avanzata a causa dell’indebolimento fisiologico della parete addominale dovuto all’invecchiamento.
Ernie inguinali indirette
Un’ernia inguinale indiretta si manifesta quando il canale addominale non si chiude completamente durante lo sviluppo. Colpisce circa l’1-5% dei neonati e viene diagnosticata in genere entro il primo anno di età, ma a volte le ernie indirette non si manifestano fino all’età adulta.
Ernia a pantalone (ernia a sella)
L’ernia a pantalone è la combinazione di un’ernia diretta e una indiretta nello stesso paziente. Prende il nome dalla forma che queste due ernie presentano nell’insieme.
Ernia femorale
L’ernia femorale è un rigonfiamento dovuto al passaggio dei tessuti attraverso il canale femorale, il canale che permette ai vasi sanguigni di passare dall’addome alle cosce. Il rigonfiamento di solito è visibile nella parte alta interna della coscia. Le ernie femorali sono più comuni nelle donne che negli uomini a causa delle differenze anatomiche nella regione del bacino e hanno un rischio maggiore di strozzamento. Spesso non vengono diagnosticate finché non si manifestano sintomi acuti quali l’occlusione intestinale o lo strozzamento
Ernie inguinali nelle donne
Le donne hanno meno probabilità di sviluppare un’ernia rispetto agli uomini, ma hanno più probabilità di svilupparne una femorale. La maggior parte delle ernie inguinali nelle donne sono di tipo indiretto. Nella donna, l’ernia inguinale può contenere anche l’utero, le ovaie e/o le tube di Falloppio.
Ernie inguinali negli uomini
Gli uomini hanno una probabilità circa 8 volte maggiore di sviluppare un’ernia inguinale rispetto a una donna e si stima che un uomo su due svilupperà un’ernia nel corso della sua vita. La probabilità di svilupparla aumenta con l’aumentare dell’età. Le ernie femorali sono le più rare negli uomini. Nell’uomo, i tessuti che protrudono possono occasionalmente discendere fino all’interno dello scroto causando dolore e un rigonfiamento intorno ai testicoli.
Ernia inguinale nei bambini e nei neonati
Le ernie inguinali nei neonati o bambini sono più comunemente causate da un difetto congenito (presente dalla nascita) che colpisce l’1-5% dei neonati e fino al 10% dei bambini prematuri, causando un’ernia indiretta. Le ernie dirette si verificano molto raramente nei bambini o nei neonati.
Ernie riducibili e irriducibili
Quando il rigonfiamento può essere spinto gentilmente dentro la parete addominale si chiama ernia riducibile. Può anche essere chiamata ernia non complicata, che significa che non rappresenta un pericolo immediato. Col passare del tempo, un’ernia riducibile può evolvere in un’ernia irriducibile.
Ernia irriducibile o incarcerata
L’ernia incarcerata o incarcerazione si manifestano quando un’ernia non può essere spinta all’interno dell’addome applicando una pressione manuale. In questo caso, il rigonfiamento nella regione dell’inguine è permanente e richiede un intervento di riparazione chirurgica per essere sistemato.
Ernia strozzata
Un’ernia strozzata o strozzamento si manifestano quando un’ernia non riceve più irrorazione sanguigna a causa dell’incarcerazione. Si tratta di una complicazione seria che richiede un intervento chirurgico d’urgenza e può anche causare la morte. I tessuti che formano il rigonfiamento nell’addome senza l’afflusso di sangue diventano ischemici e muoiono, causando un dolore molto intenso e il rilascio di tossine nel corpo.
Cause e fattori di rischio dell’ernia inguinale
Le cause dell’ernia inguinale sono multifattoriali, nel senso che non c’è una singola causa, ma un insieme di fattori che contribuiscono allo sviluppo della patologia. Una parete addominale debole o un difetto congenito del canale inguinale sono la causa principale dello sviluppo dell’ernia inguinale.
I fattori di rischio, cioè i fattori che aumentano il rischio di sviluppare l’ernia inguinale, sono:
- Disturbi del tessuto connettivo che ne causano debolezza rispetto alla norma. Possono essere sia genetici che acquisiti.
- Anamnesi familiare. Avere familiari affetti da ernia inguinale aumenta il rischio di svilupparne una.
- Sesso maschile. Gli uomini hanno più probabilità di essere affetti da questa patologia.
- Età avanzata. La parete addominale si indebolisce con l’età.
- Parto prematuro.
- Precedente ernia inguinale in anamnesi.
- Precedenti interventi chirurgici addominali, come un’appendicectomia.
- Tosse cronica, come tra i fumatori o chi è affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
- Stipsi cronica
Il ruolo degli sforzi fisici come fattore di rischio, sia da episodi intensi occasionali, o a causa di una attività lavorativa che comporta sforzi fisici e sollevamento di carichi pesanti, o a causa dell’esercizio fisico, è controverso e gli studi effettuati non sono stati conclusivi.
Sintomi dell’ernia inguinale
Circa un terzo dei pazienti con ernia inguinale non presenta alcun sintomo e l’ernia viene diagnosticata durante un esame fisico di routine o per altri motivi da parte del medico.
Il sintomo principale di ernia inguinale è il rigonfiamento presente da uno dei due lati dell’osso pubico; negli uomini, il rigonfiamento può anche essere nello scroto. Questa tumefazione può comparire improvvisamente o svilupparsi nel corso di diverse settimane.
Altri sintomi sono:
- Fastidio o dolore nella regione inguinale. Il dolore aumenta quando si tossisce, si fa esercizio o sforzi fisici, e quando ci si piega in avanti.
- Bruciore, senso di pesantezza o di pressione in regione inguinale.
Dolore inguinale e altri segni d’allarme
Un dolore inguinale improvviso o acuto e l’impossibilità di spingere (ridurre) l’ernia attraverso la parete addominale sono un possibile segnale di strozzamento. Altri sintomi sono:
- Nausea o vomito
- Febbre
- Occlusione intestinale. Gonfiore intestinale, inabilità a defecare o espellere i gas.
- Cambiamento di colore del rigonfiamento che diventa rosso o scuro.
Diagnosi ed esami
La diagnosi di ernia inguinale generalmente richiede solo l’esame fisico del paziente.
Quando i sintomi sono presenti, ma non è visibile la tumefazione, o per escludere altre patologie con sintomatologia simile, possono essere prescritti degli esami di diagnostica per immagini. Tra questi vi sono:
- L’ecografia addominale
- La tomografia computerizzata (TAC)
- La risonanza magnetica (RMN)
- L’erniografia. Nota anche come peritoneografia è una tecnica radiologica che necessita di iniezione di un liquido di contrasto nello spazio peritoneale e la successiva esecuzione di radiografie dell’addome.
Panoramica delle tecniche chirurgiche per l’intervento di riparazione dell’ernia inguinale
Per l’ernia asintomatica il medico potrebbe consigliare semplicemente di attendere. L’ernia non migliorerà da sola, si dovrà quindi tenerla sotto controllo e monitorare l’evoluzione dei sintomi, un approccio noto con il nome di “vigile attesa”.
Quando si manifestano dei sintomi invece si raccomanda generalmente l’intervento chirurgico. Vi sono 3 tipi principali di procedure chirurgiche disponibili per il trattamento dell’ernia inguinale e la scelta del tipo utilizzato dipende da diversi fattori quali l’età e l’anamnesi del paziente, le dimensioni dell’ernia, l’esperienza del chirurgo e la disponibilità di attrezzatura medica presso la clinica od ospedale (ad es. il Robot Chirurgico) e se si tratta di un intervento chirurgico pianificato (elettivo) o d’urgenza.
Riparazione dell’ernia inguinale con tecnica tradizionale (Erniorafia aperta o ernioplastica aperta)
Le tecniche “aperte” di riparazione dell’ernia richiedono una anestesia locale con sedazione o l’anestesia generale. Il chirurgo effettua una incisione nella regione inguinale per riposizionare i tessuti all’interno dell’addome. Quando vengono utilizzati punti di sutura per riparare il punto debole nella parete addominale e prevenire una recidiva di ernia, l’intervento si chiama erniorafia; quando si utilizza una rete sintetica per rinforzare la parete addominale, si parla invece di ernioplastica.
Riparazione dell’ernia inguinale con tecnica laparoscopica
La chirurgia laparoscopica è una tecnica di chirurgia minimamente invasiva nella quale si eseguono varie piccole incisioni al posto di un’unica lunga incisione. Una videocamera viene inserita in una di queste incisioni per poter visualizzare l’interno dell’addome che verrà gonfiato con del gas inerte per poter vedere meglio gli organi interni. Gli strumenti chirurgici vengono inseriti attraverso gli altri piccoli tagli in modo da poter eseguire l’intervento. Dopo aver ridotto l’ernia, il chirurgo inserisce una rete sintetica per rinforzare la parete addominale.
La chirurgia laparoscopica permette un recupero postoperatorio più rapido, con meno dolore e meno complicazioni rispetto alla chirurgia tradizionale. C’è però un rischio più alto di recidiva se il chirurgo non è esperto in questa operazione specifica.
Riparazione dell’ernia inguinale con chirurgia robotica
Con l’aumento della disponibilità e dell’utilizzo dei robot chirurgici, la riparazione dell’ernia con chirurgia robotica sta iniziando a diffondersi. Utilizza una tecnica similare alla chirurgia laparoscopica, ma gli strumenti vengono manovrati dal chirurgo attraverso una console che comanda il robot. Questa tecnica permette la massima precisione nell’esecuzione dell’intervento oltre che una visuale migliore dell’area operata quando paragonata alla chirurgia laparoscopica tradizionale.
Ci sono rimedi non chirurgici per l’ernia inguinale?
Il trattamento chirurgico è l’unica opzione disponibile per l’ernia inguinale. La vigile attesa è un’opzione disponibile per chi è affetto da ernia asintomatica e non complicata. Ritardare l’intervento quando questo viene raccomandato non farà che far peggiorare i sintomi e far crescere la tumefazione ancora di più, il che richiederà un intervento maggiormente invasivo per la riparazione. Ritardare l’intervento sottopone inoltre al rischio di strozzamento, che può essere letale e richiede un intervento chirurgico d’urgenza.
Sistemi di supporto, bande elastiche e cinture per l’ernia (cinto erniario) che applicano una pressione sull’ernia per supportarla e mantenerla in posizione ridotta talvolta migliorano i sintomi, ma non curano il problema presente alla base e non sono generalmente raccomandati; con questi sistemi non si previene né l’incarcerazione né lo strozzamento.
Fonti
- Groin Hernias in Adults.
RJ Fitzgibbons, RA Forse – The New England Journal of Medicine, Feb 2015 - Risk and prognosis of inguinal hernia in relation to occupational mechanical exposures–a systematic review of the epidemiologic evidence.
SW Svendsen, P Frost – Scandinavian Journal of Work, Environment & Health, Jan 2013 - Risk factors for inguinal hernia among adults in the US population.
CE Ruhl, JE Everhart – American Journal of Epidemiology, May 2007 - Textbook of Hernia
WW Hope, WS COBB, GL Adrales – Springer, 2017 - Society of American Gastrointestinal and Endoscopic Surgeons (SAGES)
- U.S. National Institutes of Health (NIH)