Protesi rotonde o anatomiche: Quale scegliere?

protesi seno rotonde vs anatomiche

Esistono svariati tipi di protesi per il seno utilizzate in chirurgia plastica ed estetica per la mastoplastica additiva e uno dei dubbi che le pazienti hanno di frequente è se debbano scegliere una protesi rotonda o una anatomica. Al di là della forma, poi ci saranno molti altri dubbi e domande a cui dare una risposta come ad esempio:

  • Che dimensione? Varia tra gli 80cc e gli oltre 800cc.
  • Che superficie? Liscia o testurizzata (ruvida)?
  • Che materiale di riempimento? Soluzione salina, silicone coesivo o silicone ad alta coesività?
  • Quale tecnica chirurgica e incisione? Transascellare, periareolare, inframammaria o transombelicale?
  • Che proiezione? Profilo basso, moderato o alto?
  • Che posizionamento? Sottoghiandolare, sottomuscolare o dual plane?
  • Quale chirurgo? Questa sarà la decisione più critica in quanto influenzerà sia il risultato finale dell’intervento che la risposta ai dubbi e alle domande fin qui elencati.

Non c’è da preoccuparsi per tutti questi dubbi, il chirurgo scelto aiuterà la paziente a prendere una decisione informata e capire le differenze tra le diverse opzioni, consigliando la migliore in base alle caratteristiche della paziente. In ogni caso, è sempre meglio arrivare al consulto preparati in modo da capire al meglio la raccomandazione del chirurgo.

Come scegliere la forma della protesi al seno? Rotonda o Anatomica?

Quando il dubbio è relativo alla forma della protesi al seno, la decisione è tra due sole opzioni: rotonda o anatomica. La scelta della forma dipenderà da diversi fattori:

  • Le aspettative individuali della paziente e il risultato estetico ricercato
  • La tecnica chirurgica e il sito di incisione
  • Il posizionamento della protesi
  • L’anatomia unica e individuale della paziente, che include il tipo di corporatura, la forma del torace, la quantità di tessuto mammario esistente, la posizione del capezzolo, il grado di ptosi del seno (seno cadente), e molte altre misure che verranno prese in sede di consulto.
  • L’esperienza del chirurgo scelto

Protesi al seno anatomiche

Le protesi mammarie anatomiche sono dette anche ergonomiche o a goccia. Come una goccia infatti le protesi anatomiche sono più piccole nella parte superiore e più voluminose e grandi in quella inferiore, mimando quelle che sono la naturale curvatura e profilo del seno femminile. Il punto di proiezione massimo, cioè il punto più lontano dal torace, non è centrato, ma è subito sotto al capezzolo. Vengono spesso scelte per apportare non solo un aumento del volume del seno, ma anche la correzione di una lieve ptosi (seno cadente) grazie alla loro forma. Non sono tuttavia in grado di correggere ptosi di entità più severa o di sostituire un intervento di mastopessi (lifting del seno) se necessario. Le protesi anatomiche vengono inoltre scelte da quelle pazienti che vedono le protesi rotonde come innaturali con un risultato troppo ovvio e artificiale e invece ricercano un risultato alternativo più naturale.

Le protesi anatomiche sono riempite con gel di silicone coesivo o con gel di silicone ad alta coesività (protesi “gummy bear”) con un risultato al tatto realistico e naturale; non vengono riempite con soluzione salina. Hanno un involucro con superficie testurizzata, cioè ruvida, per prevenirne la rotazione all’interno del torace che altrimenti comprometterebbe il risultato estetico.

Il lato negativo di scegliere una protesi anatomica è che questa mantiene la sua forma in ogni situazione, anche quando ci si distende, mentre le protesi rotonde si comportano più come il seno naturale, redistribuendo il loro volume in base alla posizione. Molti chirurghi plastici tuttavia concordano che, se posizionate correttamente e se delle dimensioni appropriate, anche da distesi sulla schiena come in spiaggia le protesi anatomiche non hanno un’apparenza più finta e innaturale di quelle rotonde.

Le protesi anatomiche si concentrano più sulla forma del seno che non sulle dimensioni, quindi per le donne che puntano a un considerevole aumento di taglia le protesi rotonde sono da preferire.

Protesi al seno rotonde

Le protesi rotonde sono state il primo tipo di protesi ad essere introdotto sul mercato e sono tutt’ora le protesi più utilizzate per l’aumento del seno in chirurgia estetica. Come suggerisce il nome, si tratta di protesi di forma rotonda e simmetrica: per questo motivo, sono in grado di riempire e portare maggior volume sia al polo superiore del seno che nella regione della scollatura se paragonate alle protesi anatomiche. Il fluido all’interno della protesi si muove liberamente, seguendo quindi la posizione e i movimenti del corpo come quando ci si distende o quando si corre; questo significa anche che quando si sta in piedi o col busto eretto il fluido all’interno della protesi tenderà ad andare verso il basso apportando in parte l’effetto a goccia tipico della protesi anatomica.

Il lato negativo di avere una protesi al seno rotonda è che se si è di costituzione minuta o se si ha poco tessuto mammario naturale, le protesi tenderanno a essere più visibili e innaturali rispetto a quelle anatomiche.

Protesi rotonda e anatomica per l’aumento del seno a fini estetici: le differenze

  • Le protesi anatomiche hanno complessivamente un aspetto e una sensazione al tatto più naturale. Da tenere a mente però che l’aspetto naturale così come la sensazione al tatto dipendono molto anche da altre variabili, quali la dimensione, il posizionamento e l’anatomia della paziente. Si può conseguire un risultato naturale anche con una protesi rotonda.
  • Le protesi anatomiche sono più personalizzabili e adattabili alle caratteristiche anatomiche uniche della paziente rispetto alle protesi rotonde. Le protesi anatomiche non variano solo in volume e profilo come le rotonde, ma anche in larghezza, altezza, curvatura, volume nella regione superiore e in quella inferiore.
  • Prezzo. Le protesi anatomiche tendono ad essere più costose rispetto a quelle rotonde.
  • Dimensioni e volume. Le protesi rotonde sono più appropriate per chi ricerca un considerevole aumento di taglia del seno.
  • Le protesi anatomiche riempiono maggiormente il polo inferiore del seno, mentre quelle rotonde riempiono di più quello superiore e la scollatura.
  • Le protesi anatomiche hanno tra i rischi la possibilità di rotazione della protesi, mentre in quelle rotonde la rotazione non compromette il risultato estetico. La superficie esterna testurizzata e un posizionamento appropriato della protesi da parte del chirurgo sono in grado di prevenire la rotazione. Resta comunque una possibile complicazione relativa all’operazione che necessita di eventuale intervento correttivo nel caso si manifestasse.
  • Le protesi anatomiche hanno un involucro esterno con una forma prestabilita, necessitano quindi generalmente di una incisione più lunga per l’inserimento se paragonato a una protesi rotonda di uguali dimensioni.
  • La contrattura capsulare. Dagli studi scientifici, il rischio di contrattura capsulare è inferiore con le protesi con superficie ruvida, quindi se si sceglie una protesi rotonda con superficie liscia si potrebbe avere un rischio maggiore di questa complicazione.
  • Linfoma anaplastico a grandi cellule associato a protesi mammarie (BIA-ALCL). BIA-ALCL è un tipo di linfoma raro e curabile che si sviluppa intorno alle protesi mammarie in pazienti con protesi dalla superficie testurizzata, con nessun caso rilevato nelle pazienti con protesi con la superficie liscia. Il rischio di sviluppare BIA-ALCL nella propria vita è stimato tra 1 su 2207 pazienti e 1 su 86029 pazienti. Se diagnosticato precocemente è curabile. Né le autorità europee né quelle americane hanno ritenuto opportuno ritirare dal commercio le protesi testurizzate in quanto non vi sono evidenze scientifiche tali da supportare la correlazione causale tra insorgenza della patologia e il tipo di protesi mammaria.1

Protesi al seno con aspetto più naturale: rotonde o anatomiche?

Se si vuole conseguire un risultato naturale con l’intervento di mastoplastica additiva il miglior consiglio non è quello di scegliere la protesi rotonda o quella anatomica, bensì di scegliere il chirurgo giusto. Vi sono molti fattori da considerare quando si ricerca un risultato naturale e questo può essere ottenuto con entrambi i tipi di protesi al seno se ci si affida a un chirurgo esperto.

Sono stati fatti diversi studi scientifici in cui sono state mostrate le fotografie del prima e dopo intervento a chirurghi plastici, infermieri o a persone laiche (non sanitari). Non sapendo se fossero state utilizzate protesi rotonde o anatomiche, né gli esperti né i laici sono stati in grado di riconoscere il tipo di protesi utilizzata né di concordare su quale delle due protesi fosse superiore in termine di risultati estetici.


Fonti
  1. Ministero della Salute – “Protesi mammarie e Linfoma anaplastico a grandi cellule (ALCL)”
  • U.S. Food & Drug Administration
  • American Society of Plastic Surgeons (ASPS)
  • Capsular Contracture after Breast Augmentation: An Update for Clinical Practice.
    H Headon, A Kasem, K Mokbel – Archives of Plastic Surgery, Sep 2015
  • Intraoperative Comparison of Anatomical versus Round Implants in Breast Augmentation: A Randomized Controlled Trial.
    DA Hidalgo, AL Weinstein – Plastic and Reconstructive Surgery, Mar 2017
  • Round versus Anatomical Implants in Primary Cosmetic Breast Augmentation: A Meta-Analysis and Systematic Review.
    F Cheng, Y Cen, C Liu – Plastic and Reconstructive Surgery, Mar 2019
  • Essentials of Aesthetic Surgery.
    JE Janis – Thieme, 2018

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