Integratori per aumentare la fertilità maschile

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Gli integratori alimentari possono aumentare la fertilità maschile e favorire il concepimento andando a correggere alcune delle cause e dei fattori che portano all’infertilità e migliorando i parametri relativi allo spermiogramma.

Una dieta sana e bilanciata è fondamentale per la prevenzione delle malattie e per la salute in generale. Nella popolazione generale, una dieta sana è sufficiente ad apportare tutte le vitamine e i minerali necessari, ma quando la dieta è poco curata e sbilanciata un integratore alimentare può fare la differenza. Inoltre, l’ambiente in cui viviamo e il nostro stile di vita, come il fumo, deprivazione del sonno, lo stress, bere alcolici e l’inquinamento aumentano i danni da stress ossidativo a tutte le nostre cellule da parte dei cosiddetti radicali liberi, rendendo quindi l’integrazione di antiossidanti una scelta consapevole e razionale per combattere questi composti aggiuntivi che sono dannosi per l’organismo.

La carenza di qualunque nutriente può essere causa di problemi di salute, ma anche l’eccesso di alcuni di questi elementi può essere dannoso; è importante infatti non solo evitare le deficienze nutrizionali, ma anche evitare di assumere integratori senza conoscerne i possibili effetti o quando non necessario. Per questo motivo è sempre raccomandato informare il proprio medico e consultarlo prima di assumere qualunque integratore.

Fatte queste premesse, ora vedremo quali sono i migliori e più promettenti integratori alimentari per aumentare la fertilità maschile e favorire il concepimento sulla base delle più recenti evidenze scientifiche.

Integratori di vitamine e minerali per la fertilità maschile

Le vitamine e i minerali sono tra i più noti e diffusi integratori alimentari e si trovano spesso combinati tra loro e venduti come “multivitaminici”.

Le vitamine sono composti organici che non possono essere sintetizzati dal corpo umano, anche se alcune di queste possono esserlo in minima parte. Le vitamine sono necessarie in piccole quantità per il funzionamento corretto dell’organismo e sono quindi necessarie alla vita.

I minerali sono elementi inorganici che non possono per nulla essere sintetizzati dal corpo umano e che sono necessari per la vita, la salute e per il funzionamento adeguato dell’organismo.

Sia le vitamine che i minerali si assumono generalmente attraverso quello che mangiamo. Si chiamano anche micronutrienti, microelementi o elementi traccia proprio per la quantità minima necessaria quotidianamente, nell’ordine dei milligrammi o microgrammi, in opposizione ai macronutrienti come le proteine che sono necessari in quantità ben superiori.

Zinco

Lo zinco è un minerale importante per la fertilità maschile per il suo coinvolgimento nella spermatogenesi e nella sintesi di DNA e RNA; inoltre, lo zinco è particolarmente concentrato negli organi riproduttivi maschili, quali la prostata e i testicoli così come negli spermatozoi stessi. La carenza di zinco può ritardare lo sviluppo degli organi sessuali maschili e causare infertilità. La razione giornaliera raccomandata (RDA) di zinco per gli uomini adulti è di 11 mg.

Selenio

Il selenio è un minerale con proprietà antiossidanti. Il selenio è anche un componente fondamentale di un enzima (GPx4) critico per la formazione e maturazione degli spermatozoi e lo si trova in alte concentrazioni nei testicoli durante la spermatogenesi. La carenza di selenio potrebbe diminuire la qualità dello sperma a causa dello stress ossidativo e del suo coinvolgimento nella spermatogenesi. La RDA per il selenio per gli uomini adulti è di 55 mcg.

Acido Folico

Noto anche come folati o vitamina B9, l’acido folico ha proprietà antiossidanti e protegge il DNA dallo stress ossidativo. Gioca anche un ruolo nella sintesi di DNA, RNA e aminoacidi rendendolo quindi un micronutriente essenziale per la spermatogenesi. A causa di queste funzioni, la carenza di folati può contribuire all’infertilità maschile. La razione giornaliera raccomandata di acido folico per gli uomini adulti è di 400 mcg.

Vitamina E

La vitamina E è una molecola liposolubile nota per il suo ruolo nel combattere lo stress ossidativo e in particolare per la protezione delle membrane cellulari dagli attacchi dei radicali liberi. È inoltre coinvolta nello sviluppo degli organi riproduttivi maschili. Per queste ragioni, la carenza di vitamina E potrebbe causare anomalie nei tessuti dell’apparato riproduttore e lasciar spazio a danni ossidativi agli spermatozoi, con un generale declino della qualità dello sperma. La razione raccomandata giornaliera di vitamina E per gli uomini adulti è 15 mg. Dagli studi, una integrazione giornaliera di 400 mg (600 IU) ha dimostrato una diminuzione nella frammentazione del DNA degli spermatozoi e ha migliorato i parametri dello spermiogramma quali la concentrazione, la motilità e la morfologia degli spermatozoi. Nonostante il limite massimo di assunzione raccomandato sia di 1000 mg (1500 IU), la vitamina E possiede anche proprietà anticoagulanti; visti i pochi dati a disposizione relativi a una integrazione di alte dosi di vitamina E a lungo termine è preferibile integrare con 150 mg (200 IU) al giorno al fine di aumentare la fertilità maschile ed evitare una integrazione a lungo termine se non necessario.

Vitamina C

Nota anche come acido ascorbico, la vitamina C è una molecola idrosolubile con proprietà antiossidanti. Si trova nel liquido seminale dove protegge gli spermatozoi dal danno ossidativo. L’integrazione di vitamina C aumenta la sua concentrazione nel liquido seminale e ha dimostrato un miglioramento nei parametri dello sperma quali la concentrazione e motilità degli spermatozoi riducendo anche la frammentazione del DNA spermatico. L’integrazione raccomandata è di 500-1000 mg una o due volte al giorno (totale 1-2 grammi).

Vitamina B12

Nota anche come cobalamina, la vitamina B12 gioca un ruolo fondamentale in molti processi fisiologici con effetti positivi anche sui parametri spermatici che influenzano la qualità e quantità degli spermatozoi. La vitamina B12 si trova spesso in concentrazioni inferiori negli uomini che soffrono di infertilità quando paragonati agli uomini fertili. Mentre la carenza di vitamina B12 verosimilmente contribuisce all’infertilità maschile, gli effetti della sua integrazione sulla fertilità non sono chiari. La razione giornaliera raccomandata di vitamina B12 per gli uomini adulti è di 2,4 mcg.

Vitamina D

I recettori per la vitamina D si trovano anche nell’apparato riproduttore maschile, inclusi i testicoli, gli spermatozoi e la prostata, e la sua carenza è stata proposta come uno dei fattori che contribuiscono all’infertilità maschile. L’integrazione di vitamina D negli uomini ha dimostrato una associazione positiva con una miglior motilità degli spermatozoi, mentre per quel che riguarda altri parametri i risultati sono incongruenti tra studi diversi e rimangono controversi. La razione giornaliera raccomandata (RDA) di vitamina D per gli uomini adulti è di 15 mcg (600 IU).

Acidi grassi essenziali per la fertilità maschile

Come per le vitamine e i minerali, gli acidi grassi essenziali sono molecole che non possono essere sintetizzate dal corpo umano e che sono necessarie per la salute e per il corretto funzionamento dell’organismo. Ci sono solo due acidi grassi essenziali per gli esseri umani:

  • l’acido alfa-linolenico (ALA), acido grasso polinsaturo della famiglia degli omega-3
  • l’acido linoleico, un acido grasso polinsaturo della famiglia degli omega-6

Acidi grassi omega-3

Gli omega-3 sono acidi grassi polinsaturi specialmente abbondanti nel pesce e nei semi. I tre tipi utilizzati dal corpo umano sono l’acido alfa-linolenico (ALA), l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). L’ALA è essenziale, mentre EPA e DHA possono essere sintentizzati dal nostro organismo a partire dall’ALA.

Studi recenti hanno però dimostrato come la sintesi endogena di EPA e specialmente di DHA a partire da ALA è in realtà molto bassa, insufficiente ed inefficiente; l’unico modo per aumentare i livelli di EPA e DHA resta l’assunzione da fonti esterne di ogni tipo specifico di omega-3, quindi tramite la dieta o gli integratori.

Gli omega-3 sono studiati per il loro ruolo nel ridurre le infiammazioni, per le proprietà neuroprotettive e per il fatto che rallentano numerosi processi relativi all’invecchiamento.

Il pesce, una delle fonti principali di omega-3, è anche sfortunatamente ricco di metalli pesanti tossici quali il mercurio a causa dell’inquinamento ambientale, quindi aumentare gli omega-3 con l’assunzione di integratori potrebbe essere più salutare che non con la dieta.

Gli acidi grassi omega-3 per aumentare la fertilità maschile

La membrana cellulare degli spermatozoi ha un alto contenuto di acidi grassi omega-3 che sono inoltre fondamentali per la loro motilità. Un aumento nell’assunzione di omega-3 con la dieta si è dimostrato efficace nell’aumentare il contenuto di omega-3 negli spermatozoi. Negli spermatozoi di uomini con problemi di infertilità sono stati riscontrati bassi livelli di omega-3 creando quindi una correlazione tra queste molecole e l’infertilità. L’integrazione di omega-3 potrebbe essere utile a migliorare la concentrazione, motilità e morfologia degli spermatozoi. La dose di integrazione giornaliera raccomandata di omega-3 è di 1-2 grammi. Gli acidi grassi polinsaturi andrebbero integrati insieme a degli antiossidanti in quanto sono molecole che vanno facilmente incontro a ossidazione, con una degradazione della loro struttura quando esposti a radicali liberi.

Antiossidanti per aumentare la fertilità maschile

Gli antiossidanti sono molecole che aiutano a combattere lo stress ossidativo. Lo stress ossidativo è causato dall’ossidazione dovuta alle specie reattive dell’ossigeno (ROS) comunemente note come radicali liberi. C’è un equilibrio nell’organismo tra sostanze ossidanti e antiossidanti e quando questo equilibrio viene perturbato la conseguenza è lo stress ossidativo con danno cellulare. Questo tipo di danno è correlato all’invecchiamento e a molte patologie che riguardano tutti gli apparati del corpo umano, inclusi gli effetti negativi in numerose fasi della riproduzione umana. Gli antiossidanti inoltre aiutano con la risposta immunitaria.

Le specie reattive dell’ossigeno aumentano con il fumo, l’inquinamento, l’alcool, lo stress e con molti altri fattori ambientali e relativi allo stile di vita così come con patologie croniche e infezioni.

Gli antiossidanti possono essere assunti tramite la dieta. Molti micronutrienti come le vitamine A, C ed E hanno proprietà antiossidanti. Altri microelementi giocano un ruolo nel combattere l’ossidazione, come il selenio, lo zinco e le vitamine del gruppo B. Altri antiossidanti vengono sintetizzati dal corpo umano, come il glutatione. E molti altri ancora possono essere assunti con la dieta, dal te verde, al vino, alla frutta e la verdura, … molte piante e derivati contengono molecole diverse con proprietà antiossidanti.

Numerosi studi hanno dimostrato gli effetti benefici degli antiossidanti, ma talvolta la dieta da sola non è sufficiente ad apportare quei benefici: il resveratrolo per esempio è un antiossidante che si trova nel vino; studi scientifici hanno dimostrato effetti positivi per la salute con dosi tra i 25 mg e i 5 grammi di resveratrolo. Il vino contiene mediamente 2 mg di resveratrolo per ogni litro, questo vuol dire che per ingerire la quantità minima testata negli studi una persona dovrebbe bere almeno 12 litri di vino con le ovvie conseguenze negative per la salute. In alcuni casi quindi, l’integrazione è più facile, più opportuna, con miglior rapporto costo-beneficio e più salutare che non aumentare l’ingestione di antiossidanti tramite l’alimentazione.

Coenzima Q10

Noto anche come ubichinone, vitamina Q o CoQ10, il coenzima Q10 è una molecola fondamentale per la produzione di energia all’interno di tutte le nostre cellule e possiede inoltre proprietà antiossidanti. Studi scientifici hanno dimostrato un miglioramento dei parametri dello spermiogramma quali la concentrazione, la motilità e la morfologia degli spermatozoi dopo l’integrazione con il CoQ10. La dose giornaliera di integrazione raccomandata per il coenzima Q10 è di 200 mg.

L-Carnitina e Acetil-L-Carnitina (ALCAR)

L-Carnitina è una molecola essenziale per i processi bioenergetici nel corpo umano. L’acetil-l-carnitina (ALCAR) è un derivato della l-carnitina che viene anche sintetizzato all’interno delle cellule nei processi di produzione dell’energia. Sia l-carnitina che ALCAR possiedono proprietà antiossidanti. La più alta concentrazione di l-carnitina si trova nell’epididimo, nell’apparato riproduttore maschile, con una concentrazione 2000 volte più alta che nel sangue. Studi scientifici hanno mostrato una correlazione tra l’integrazione di l-carnitina e acetil-l-carnitina, da sole o in combinazione, e un aumento della motilità e concentrazione degli spermatozoi con conseguente aumento della fertilità maschile. La dose giornaliera di integrazione raccomandata per l-carnitina è di 2 grammi mentre per l’acetil-l-carnitina è di 1 grammo.

N-Acetilcisteina (NAC)

L’acetilcisteina è un precursore del glutatione (GSH), il più abbondante antiossidante nel corpo umano. L’integrazione di NAC non solo è in grado di aumentare la concentrazione di GSH, ma è in grado anche di combattere direttamente lo stress ossidativo. Studi scientifici hanno mostrato effetti positivi dell’integrazione di n-acetilcisteina sui parametri spermatici quali la concentrazione, morfologia e motilità degli spermatozoi. La dose giornaliera di integrazione raccomandata per l’acetilcisteina è di 600 mg.

Astaxantina

L’astaxantina è un carotenoide che conferisce il colore rosso ai gamberi, al salmone, le trote, il krill e altri organismi marini. Nonostante sia un carotenoide come la vitamina A, non viene convertito in vitamina A nel corpo umano risultando quindi non tossico, sicuro e ben tollerato e senza effetti collaterali noti. Come antiossidante, l’astaxantina protegge contro lo stress ossidativo e contro la perossidazione lipidica. I carotenoidi lavorano in sinergia con il selenio e la vitamina E. La dose giornaliera di integrazione raccomandata per l’astaxantina è di 16mg.

Licopene

Il licopene è un altro carotenoide, ma si trova nella frutta e nei vegetali di colore rosso come i pomodori e l’anguria. Come l’astaxantina, anche il licopene non è tossico e non viene convertito in vitamina A. Il licopene si trova in alte concentrazioni nei testicoli e negli uomini con problemi di infertilità i livelli rilevati sono più bassi. La sua integrazione è correlata a un miglioramento dei parametri spermatici. La dose giornaliera di integrazione raccomandata di licopene è di 10-20 mg in una o due dosi.

Le cose da tenere a mente riguardo gli integratori per la fertilità maschile

Dopo aver letto questo lungo articolo vi domanderete quanti di questi integratori citati dovreste assumere per aumentare la fertilità e favorire il concepimento. Le cose importanti da ricordare sono quindi le seguenti:

  • Le carenze di micronutrienti causano problemi di salute e possono diminuire la fertilità e contribuire all’infertilità maschile.
  • Una dieta sana e bilanciata è generalmente sufficiente a evitare le carenze nutrizionali.
  • Gli integratori sono utili a evitare e colmare le carenze quando la dieta è sbilanciata o carente in qualche nutriente.
  • Gli integratori sono generalmente sicuri, ma alcuni di essi possono causare disturbi se assunti in eccesso o possono interagire con altri farmaci e trattamenti.
  • Chiedere sempre al proprio medico un consulto prima di assumere un nuovo integratore.
  • Gli antiossidanti sono generalmente sicuri e si crede che aiutino a combattere l’invecchiamento e altri disturbi che colpiscono diversi organi e apparati. Il loro ruolo per quel che riguarda la fertilità è ancora controverso e non vi sono conclusioni definitive al momento.
  • Una combinazione di più antiossidanti potrebbe portare maggior beneficio rispetto all’integrazione di uno solo.
  • Negli studi, i pazienti hanno utilizzato gli integratori per un periodo di 3-6 mesi per l’ottenimento dei risultati dichiarati. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che il processo di spermatogenesi, dall’inizio alla fine, dura circa 3-4 mesi.

Per maggiori informazioni sulle cause dell’infertilità maschile leggete l’articolo dedicato.


Fonti
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