L’iperplasia adiposa paradossa o PAH è una possibile complicazione della criolipolisi, comunemente chiamata congelamento del grasso o con il nome del marchio CoolSculpting, una moderna tecnica non invasiva per il rimodellamento del corpo e la riduzione mirata del grasso che ha recentemente suscitato interesse a causa di questo evento avverso; Linda Evangelista, top model canadese, ha intentato una causa per 50 milioni di dollari contro Zeltiq Aesthetics Inc, l’azienda che produce il macchinario CoolScuplting, ora acquisito da Allergan, perché dopo essersi sottoposta a sei sedute di trattamento è rimasta “brutalmente sfigurata” a causa delliperplasia adiposa paradossa.
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Come funziona la criolipolisi (CoolScuplting)?
Il CoolSculpting è sul mercato dal 2010. Funziona raffreddando l’area di trattamento fino a -15 °C con uno speciale applicatore che viene lasciato in sede tra i 35 e i 120 minuti. Solo gli adipociti, le cellule di grasso, vengono colpiti da questa bassa temperatura e muoiono, mentre altri tipi di tessuti come la pelle, i muscoli, i nervi e i vasi sanguigni avrebbero bisogno di temperature più basse per essere danneggiati.
La criolipolisi può ridurre i depositi di grasso nell’area trattata fino al 20% dopo una singola seduta.
Normalmente, da adulti, quando aumentiamo o perdiamo peso, il numero di cellule adipose rimane invariato, ma il loro volume aumenta o diminuisce. Provocando selettivamente la morte delle cellule adipose e riducendone il numero nell’area trattata, la riduzione del grasso è più permanente di quella che si potrebbe ottenere con la dieta e l’esercizio fisico, perché compromettiamo efficacemente la capacità di quell’area di immagazzinare lipidi in futuro.
Che cos’è l’iperplasia adiposa paradossa (PAH)?
L’iperplasia adiposa paradossa è una rara complicanza del trattamento di criolipolisi, che interessa meno dell’1% dei soggetti. È caratterizzata dallo sviluppo graduale di un rigonfiamento solido nell’area di trattamento da 2 a 5 mesi dopo l’esecuzione della criolipolisi.
Il nome di questo evento avverso significa:
- Iperplasia: aumento del numero di cellule.
- Adiposa: relativa al tessuto adiposo e cioè al grasso
- Paradossa: effetto imprevisto, che è l’opposto di quello che ci si aspetterebbe in realtà.
La PAH non comporta rischi per la salute ed è di natura benigna, ma è esteticamente deturpante e può comportare anche uno stress psicologico.
Chi è a rischio di sviluppare la PAH?
In generale, chiunque si sottoponga anche a un solo trattamento di CoolSculpting può andare incontro a PAH. Sembra che gli uomini siano colpiti tre volte di più delle donne e che i soggetti di origine ispanica o latina abbiano maggiori probabilità di essere affetti da questa complicanza. Gli applicatori (parte del dispositivo a contatto col corpo) più grandi e più vecchi sembrano avere un’incidenza maggiore di questo evento avverso, e anche la genetica potrebbe giocare un ruolo nello sviluppo dell’iperplasia adiposa paradossa.
Quali sono i sintomi dell’iperplasia adiposa paradossa?
Il sintomo principale della PAH è l’aumento del tessuto adiposo nell’area di trattamento, che è graduale e si nota circa 2 o 3 mesi dopo l’esecuzione della criolipolisi continuando a crescere per diverse settimane. Questa crescita è successiva a un’iniziale diminuzione del grasso sottocutaneo nella regione, come ci si aspetterebbe normalmente dal trattamento. L’area interessata è ben delimitata con la stessa forma dell’applicatore utilizzato dal dispositivo e viene spesso definita effetto “panetto di burro”. A differenza del tessuto adiposo normale, quello che si forma a causa dell’iperplasia adiposa paradossa è più solido di quello circostante, anche se non duro, e può causare fastidio o leggero dolore alla palpazione.
Quali sono le cause della PAH?
L’iperplasia adiposa paradossa non è causata dall’aumento di peso e, sebbene esistano alcune ipotesi sull’eziologia, le cause sono ancora sconosciute.
Quali aree possono essere interessate dall’iperplasia adiposa paradossa?
La PAH è stata riportata nella letteratura medica in tutte le aree di trattamento, tra cui la regione submentale, le cosce, i “rotolini del reggiseno”, i fianchi, l’addome e la parte superiore delle braccia. Quando i pazienti hanno sperimentato questa complicanza e sono stati trattati in più di un’area, l’iperplasia adiposa paradossa è stata segnalata in tutti i siti di intervento.
Qual è l’incidenza della PAH?
Secondo il produttore di CoolSculpting, l’iperplasia adiposa paradossa riguardava inizialmente 1 paziente su 20.000, ora è aumentata a 1 su 3.000 secondo le informazioni di sicurezza pubblicate sul sito web e con un’incidenza ancora più elevata (1 ogni 256 trattamenti) secondo altre ricerche pubblicate. Molti pazienti non sono a conoscenza della condizione, che viene diagnosticata durante le visite di controllo, e pensano che sia dovuta alla ricomparsa di normali depositi di grasso; ciò suggerisce che si tratta di un evento avverso che viene diagnosticato in modo errato e/o che viene segnalato in modo insufficiente, ma con una maggiore consapevolezza da parte dei pazienti vengono documentati sempre più casi.
Dopo quanto tempo dal trattamento CoolScuplting può svilupparsi la PAH?
La PAH si sviluppa gradualmente nel tempo e generalmente si nota da 2 a 5 mesi dopo una sessione di trattamento.
Come si previene la PAH quando si esegue la criolipolisi?
I nuovi modelli e i nuovi applicatori del dispositivo medico CoolSculpting sembrano avere una minore incidenza di iperplasia adiposa paradossa. Ciò può essere dovuto al fatto che sono più piccoli, con un design sagomato che richiede una minore aspirazione, hanno piastre di raffreddamento diverse e utilizzano protocolli di trattamento diversi (tempo e temperatura).
Una ricerca di un medico americano suggerisce che l’uso della terapia a onde d’urto (SWT) in combinazione con la criolipolisi, subito dopo il trattamento, può prevenire l’insorgenza di iperplasia adiposa paradossa. Nella sua esperienza, su 2291 trattamenti combinati eseguiti nell’arco di 4 anni, non si è verificato alcun caso di PAH. Questo risultato richiede ulteriori ricerche per confermarne effettivamente i benefici.
A parte questi elementi, purtroppo non c’è modo di prevedere questa complicazione o di prevenirla.
Come trattare l’iperplasia adiposa paradossa?
Non esistono casi di risoluzione spontanea della PAH e l’unica soluzione sembra essere quella chirurgica. La natura più compatta di questo tessuto adiposo lo rende più difficile da trattare rispetto all’adipe normale. Un ulteriore trattamento di criolipolisi non è in grado di trattare la PAH. La dieta e l’esercizio fisico non migliorano l’aspetto di questa complicanza. Si raccomanda di attendere da 6 a 9 mesi dopo la procedura iniziale di criolipolisi prima di eseguire l’intervento di revisione: ciò consente alla crescita di stabilizzarsi, alla fase infiammatoria di attenuarsi e al nuovo tessuto adiposo di ammorbidirsi leggermente, rendendolo più facile da rimuovere e rendendo meno probabile la necessità di un secondo intervento di revisione. La liposuzione servoassistita è generalmente riportata nella letteratura medica come la procedura preferenziale, con alcuni casi che richiedono un’addominoplastica o un secondo intervento chirurgico a causa di una recidiva o di un rigonfiamento persistente. Può essere presa in considerazione anche l’escissione chirurgica in alcuni casi.
La liposuzione assistita da ultrasuoni (come la Vaser) e la liposuzione assistita da laser non sembrano in grado di risolvere il problema e possono anzi rendere il rigonfiamento ancora più compatto richiedendo un ulteriore intervento chirurgico, sebbene questo effetto possa forse essere attribuito anche a un intervento chirurgico prematuro programmato entro 6 mesi dalla seduta di CoolSculpting.
Quali sono le alternative alla criolipolisi per la riduzione mirata del grasso?
Esistono diverse alternative non invasive alla criolipolisi per la riduzione mirata del grasso, come le iniezioni sciogli-grasso e molti altri dispositivi medici, anche se ogni procedura medica e chirurgica comporta rischi e possibili complicazioni. Chiedete sempre informazioni al vostro medico specialista in modo da poter prendere una decisione informata prima di sottoporvi al trattamento.
Fonti
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