I farmaci per l’infertilità femminile sono una terapia medica prescritta per trattare alcune delle cause dell’infertilità nella donna o da usare in combinazione con altre terapie per l’infertilità come la fecondazione in vitro o l’inseminazione intrauterina.
I farmaci per l’infertilità possono essere usati per trattare squilibri ormonali correlati all’infertilità femminile o possono aiutare a gestire patologie che causano disturbi della fertilità quali la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
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I farmaci per indurre l’ovulazione
Circa il 20-25% delle donne soffre di infertilità causata da disfunzione ovulatoria come l’anovulazione o mancato rilascio dell’ovocita dall’ovaio o come la presenza di un ciclo mestruale irregolare dovuto a stress, alla sindrome dell’ovaio policistico o a disturbi correlati al peso corporeo.
L’induzione dell’ovulazione è una terapia farmacologica per l’infertilità femminile che utilizza farmaci per stimolare le ovaie a far maturare e rilasciare gli ovociti; l’induzione dell’ovulazione è efficace nel trattamento della disfunzione ovulatoria.
Clomifene citrato (Clomid, Serofene)
Il clomifene citrato è il farmaco maggiormente prescritto per l’infertilità femminile ed è utilizzato fin dagli anni ’60.
Per indurre l’ovulazione, il clomifene viene assunto in genere alla fine delle mestruazioni (quinto giorno del ciclo mestruale) con una dose iniziale di 50 mg per 5 giorni. La dose può essere aumentata dal medico fino a 150 mg al giorno. L’assunzione di clomifene citrato stimolerà l’ovulazione in media entro 5-10 giorni nell’80% delle donne e in genere la metà di queste resterà incinta.
Nelle donne con infertilità inspiegata, detta infertilità idiopatica, il clomifene può essere utilizzato da solo o in combinazione con la fecondazione intrauterina per 3-4 cicli con un tasso di successo del 6-8% per ogni ciclo di trattamento.
Gli effetti collaterali del clomifene sono dovuti al suo meccanismo d’azione: il Clomid blocca i recettori per gli estrogeni facendo credere al cervello che i livelli di estrogeni siano troppo bassi. Questo fa sì che l’ipotalamo rilasci il GnRH o ormone di rilascio delle gonadotropine che stimola l’ipofisi a secernere l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH); questi ormoni stimolano a loro volta le ovaie e sono responsabili per i possibili effetti collaterali.
Gli effetti collaterali del Clomid sono generalmente lievi e i più comuni sono:
- La cefalea
- Dolori o fastidi addominali
- Vampate di calore
- Irritabilità o cambiamenti d’umore
- Seno dolente
- Nausea e/o vomito
Il clomifene può anche causare cambiamenti nella produzione del muco cervicale con conseguente secchezza vaginale.
Il Clomid aumenta le probabilità di gravidanza multipla (gravidanza gemellare): nell’8-10% dei casi le pazienti concepiscono due gemelli, mentre nell’1% dei casi vi è gravidanza trigemellare.
La sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) è una complicazione rara ma seria che può essere causata dai farmaci per l’induzione dell’ovulazione; segnala sempre al medico qualunque sintomo percepito anche quelli che potresti pensare non siano correlati al farmaco.
Quando il trattamento con il clomifene citrato fallisce, la dose può essere aumentata dal medico o si possono utilizzare altri farmaci in combinazione con il Clomid; in alternativa si possono provare altre forme di procreazione medicalmente assistita (PMA) quali la fecondazione intrauterina e la fecondazione in vitro.
Letrozolo (Femara)
Il letrozolo è utilizzato per il trattamento del tumore mammario sensibile agli ormoni dalla fine degli anni ’90. Il Femara viene utilizzato anche per stimolare e indurre l’ovulazione dal 2001; si tratta di un farmaco che blocca l’aromatasi, cioè un enzima che causa una diminuzione dei livelli di estrogeni. Questo genera una risposta simile all’assunzione di clomifene con rilascio di ormoni FSH e LH e conseguente induzione dell’ovulazione. Il letrozolo si assume per via orale per 5 giorni a partire dall’ultimo giorno delle mestruazioni (quinto giorno del ciclo mestruale) in dose variabile tra i 2,5-7,5 mg in base alle indicazioni del medico.
Il Femara sembra avere effetti collaterali simili o minori rispetto al Clomid e sembra non influire sul muco cervicale. Sembra inoltre avere una efficacia simile con stesso tasso di gravidanze e possibilmente un tasso inferiore di gravidanze gemellari.
Il letrozolo può causare disturbi e dolori addominali, dolori articolari, mal di testa, nausea e vampate di calore.
Gonadotropina umana della menopausa o menotropina (Menogon, Meropur, Menopur, Repronex)
La gonadotropina umana della menopausa (hMG) è un farmaco per l’infertilità che contiene sia l’ormone follicolo-stimolante (FSH) che l’ormone luteinizzante (LH) e che può essere somministrato con una iniezione sottocutanea o intramuscolare. Gli ormoni FSH e LH stimolano le ovaie a far maturare e rilasciare gli ovociti. Le donne che soffrono di ipopituitarismo o insufficienza ovarica ipogonadotropa beneficiano da questo tipo di trattamento con menotropine. Le iniezioni vengono effettuate per 7-12 giorni in base al caso specifico.
Ormone follicolo-stimolante (Gonal F, Puregon, Fostimon, Metrodin HP)
L’ormone follicolo-stimolante (FSH) è un farmaco per l’infertilità che viene utilizzato per stimolare direttamente i follicoli ovarici a maturare gli ovociti. Il farmaco può essere somministrato per via intramuscolare o sottocutanea.
Gonadotropina corionica umana (Gonasi HP, Ovitrelle, Profasi HP, Pregnyl)
La gonadotropina corionica umana (hCG) stimola i follicoli ovarici a rilasciare gli ovociti maturi. Si somministra come singola iniezione intramuscolare per simulare il picco naturale di LH che causa l’ovulazione. Dopo 24-36h dalla somministrazione avviene l’ovulazione.
Esistono due forme di hCG:
- Gonadotropina corionica umana ricombinante (r-hCG), prodotta in laboratorio
- Gonadotropina corionica umana urinaria (u-hCG), ottenuto dalla purificazione delle urine di donne gravide.
Analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (Suprefact, Zoladex, Enantone, Gonapeptyl Depot, Decapeptyl)
Gli agonisti GnRH e antagonisti GnRH sono due classi di farmaci utilizzate per prevenire il picco di LH che causa poi l’ovulazione. Possono essere somministrati per prevenire una ovulazione prematura o nel processo di fecondazione in vitro in preparazione del prelievo degli ovociti per permettere a un maggior numero di follicoli ovarici di maturare le uova. I GnRH sono somministrati tramite iniezione.
Altri farmaci per l’infertilità femminile
Quando l’infertilità non è causata da disfunzione ovulatoria, vi sono altri farmaci disponibili per trattare le patologie che potrebbero essere la causa dell’infertilità nella donna.
Agonisti dopaminergici per l’iperprolattinemia: bromocriptina, cabergolina e metergolina (Parlodel, Dostinex, Actualene, Liserdol)
La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi. Livelli elevati di questo ormone diminuiscono i livelli di estrogeni e hanno effetti sull’ovulazione. Gli agonisti dopaminergici riducono i livelli di prolattina normalizzando l’ovulazione.
Progesterone (Crinone, Esolut)
Il progesterone è un ormone secreto dalle ovaie dopo l’ovulazione per preparare l’utero all’impianto dell’ovulo fecondato. Viene spesso prescritto durante il processo di fecondazione in vitro per via del fatto che altri farmaci somministrati possono inibire la secrezione naturale di progesterone, ma può anche essere prescritto nei casi in cui i bassi livelli di progesterone siano causa di infertilità femminile. È disponibile sia in preparazione per uso orale che iniettabile, ma viene generalmente prescritto come ovulo vaginale o gel vaginale.
Metformina (Glucophage)
La metformina è un farmaco orale utilizzato nella terapia per il diabete (ipoglicemizzante orale). A causa del fatto che l’insulino-resistenza e un alterato metabolismo glucidico abbiano un ruolo nella sindrome dell’ovaio policistico, la metformina potrebbe venir prescritta in combinazione con altri farmaci per migliorare l’ovulazione.
Desametasone
I glicocorticoidi o “cortisonici” sono farmaci steroidei antiinfiammatori che risultano utili anche nel trattamento dell’iperandrogenismo femminile, quando cioè nella donna viene prodotto un eccesso di ormoni maschili che possono causare infertilità interferendo con lo sviluppo dei follicoli ovarici e la maturazione degli ovociti. Il desametasone è in grado di diminuire la produzione di androgeni e viene utilizzato generalmente in terapia combinata con il clomifene. Il desametasone sembra inoltre portare beneficio, aumentando il tasso di gravidanza, alle donne che soffrono di infertilità inspiegata.
La superovulazione
Mentre l’induzione dell’ovulazione è una terapia medica che utilizza farmaci per stimolare l’ovulazione e lo sviluppo dei follicoli ovarici con maturazione delle uova, la superovulazione si riferisce alla terapia medica che utilizza farmaci per stimolare multipli follicoli ovarici per la maturazione e il rilascio di un gran numero di ovociti. Sia l’induzione dell’ovulazione che la superovulazione utilizzano gli stessi farmaci, ma seguono protocolli terapeutici, combinazioni di farmaci, dosaggi e finalità diverse.
La superovulazione è nota anche come iperstimolazione ovarica controllata (IOC) ed è una tecnica utilizzata nella procreazione medicalmente assistita (PMA) come ad esempio la fecondazione in vitro per aumentare le probabilità di concepimento e gravidanza.
Fonti
- The BOSTON IVF Handbook of Infertility – Fourth Edition
SR Bayer, MM Alper, AS Penzias – CRC Press, 2018 - American Society for Reproductive Medicine
- Fertility Society of Australia
- American College of Obstetricians and Gynecologists
- British Fertility Society
- Human Fertilisation & Embryology Authority
- Mayo Foundation for Medical Education and Research