La chirurgia estetica dei genitali femminili è un campo relativamente nuovo, ma in forte crescita ed espansione, delle procedure di tipo estetico. In inglese si riferiscono a tutte queste procedure sia mediche che chirurgiche come ringiovanimento vaginale o come “designer vagina” cioè vagina da designer.
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Che cos’è la designer vagina?
Designer vagina è un termine generico con cui gli anglofoni definiscono dei genitali femminili esteticamente piacevoli e funzionalmente impeccabili e più in generale tutte le procedure mediche e chirurgiche per ottenerli. Talvolta alcuni interventi che sono mirati ad aumentare il piacere sessuale vengono inclusi in questa definizione. Le strutture anatomiche a cui si rivolge la chirurgia estetica genitale femminile sono le seguenti:
- Il monte di Venere, cioè l’area rotondeggiante costituita da tessuto adiposo e che si estende dal basso addome fino alle labbra vaginali.
- Le grandi labbra, cioè le labbra esterne vaginali.
- Le piccole labbra, cioè le labbra interne vaginali.
- Il clitoride, situato nella metà superiore della vulva.
- Il prepuzio o cappuccio clitorideo, cioè la cute che copre il clitoride.
- La vagina, il canale elastico che si estende tra i genitali esterni e la cervice uterina.
- Il punto G, la zona erogena posta all’interno della vagina nella sua parete anteriore.
- L’imene, la membrana mucosa che copre parzialmente l’apertura vaginale.
- Il perineo, l’area compresa tra l’ano e la vulva (i genitali esterni).
I commenti dei propri partner o amici, i confronti con video e immagini trovati su internet, o un’autocritica basata su quelli che sono gli ideali e gli standard percepiti, possono minare l’autostima e la sicurezza in sé stesse di alcune donne. In passato l’estetica e la funzionalità della vulva e della vagina erano considerati un tabù, ma al giorno d’oggi con le celebrità che ne parlano apertamente e i media che vi dedicano attenzione c’è un crescente interesse e una forte domanda per gli interventi di chirurgia estetica genitale.
Come sono fatte la vagina e la vulva perfette?
Nonostante non esista uno standard o ideale oggettivo relativamente i genitali femminili, visto che questo varia in base a culture diverse, la maggior parte delle persone definirebbe la “vagina da designer” come quella con:
- Piccole labbra simmetriche che non protrudono oltre le grandi labbra.
- Grandi labbra piene, simmetriche, lisce e senza pelle in eccesso o cadente.
- Prepuzio clitorideo corto che non fuoriesce dalle grandi labbra
- Monte di Venere non sporgente
In generale tutte le componenti anatomiche dovrebbero essere simmetriche, invisibili quando si indossa intimo o vestiti attillati e non ci dovrebbe essere né pelle in eccesso né troppo volume o tessuto adiposo.
Dal punto di vista funzionale invece i genitali femminili ideali dovrebbero:
- Non causare irritazioni, fastidio o dolore. Questo in genere capita quando si indossano vestiti attillati, quando si effettuano determinate attività fisiche o si gioca ad alcuni sport.
- Non interferire con i rapporti sessuali.
- Non causare problemi di igiene.
- Far provare piacere durante i rapporti sessuali.
Al di là dell’anatomia individuale, anche l’invecchiamento fisiologico, fattori congeniti, la gravidanza, il parto, i traumi sono in grado di modificare l’anatomia dei genitali femminili così come di causare disturbi quali fastidio e dolore, incontinenza o perdita di sensibilità.
Quali interventi medici e chirurgici sono disponibili per ottenere la vagina da designer?
C’è un po’ di confusione quando si parla di medicina e di chirurgia estetica genitale femminile. Questo perché esistono termini medici in lingua inglese, termini invece usati dal marketing o dai media, termini colloquiali e traduzioni in italiano dalla lingua inglese che necessitano di neologismi. Qui di seguito trovate una panoramica delle procedure chirurgiche e non-chirurgiche e i termini più comuni a loro associati.
- Labioplastica o riduzione e rimodellamento delle piccole labbra o ninfoplastica.
- Riduzione e rimodellamento delle grandi labbra, talvolta chiamata labioplastica anch’èssa.
- Aumento delle grandi labbra.
- Riduzione del prepuzio clitorideo (detto anche cappuccio clitorideo), talvolta chiamata clitoroplastica o prepuzioplastica.
- Perineoplastica o perineorrafia
- Ringiovanimento vaginale
- Vulvoplastica
- Vaginoplastica o colporrafia
- Restringimento vaginale non chirurgico o vaginal tightening
- Imenoplastica o ricostruzione dell’imene
- Liposuzione e lifting del pube o del monte di Venere
- Epilazione genitale
- Aumento del punto G o amplificazione del punto G o G-Shot
- O-Shot (orgasm shot)
- Sbiancamento vulvare e sbiancamento anale
Queste procedure vengono eseguite anche in maniera combinata al fine di ottenere risultati ottimali e di soddisfare le aspettative delle pazienti. Inoltre, alcuni di questi interventi possono causare modificazioni anche alle altre strutture anatomiche: ridurre le piccole labbra può esporre eccessivamente il prepuzio clitorideo e richiedere successivamente o contestualmente anche una riduzione della cute del cappuccio in eccesso; una perineoplastica generalmente ha anche l’effetto estetico di avvicinare la porzione inferiore delle grandi labbra. Per questo motivo è bene affidarsi a un chirurgo esperto con ampia esperienza specifica nelle procedure di chirurgia estetica genitale femminile in modo da evitare sia l’esecuzione di interventi non necessari, sia il rischio di necessitare di ulteriori interventi correttivi, così come per minimizzare i rischi e le possibili complicazioni.
Riduzione delle piccole labbra
La labioplastica è un intervento che va a correggere uno dei problemi maggiormente lamentati dalle pazienti: le piccole labbra che protrudono oltre le grandi labbra e che possono o meno essere anche asimmetriche. Si tratta di uno degli interventi estetici genitali maggiormente richiesti con un forte aumento nella domanda negli ultimi anni: si stima che il 90% delle operazioni estetiche di chirurgia genitale femminile riguardi le piccole labbra vaginali. Esistono due tecniche chirurgiche principali e i risultati sembrano migliorare non solo l’umore, l’autostima e la sicurezza grazie al perfezionamento estetico, ma anche migliorare l’appagamento sessuale e ridurre o risolvere totalmente fastidi e dolori durante i rapporti sessuali.
Riduzione delle grandi labbra
La riduzione delle grandi labbra punta a correggere l’eccesso di cute, di deposito adiposo e l’aspetto cadente che possono avere le grandi labbra. Può essere eseguita come operazione a sé o insieme alla labioplastica per un risultato nel complesso più armonioso.
Aumento delle grandi labbra
A causa dell’avanzare dell’età, dei cambiamenti ormonali, della gravidanza o di perdite di peso massive, le grandi labbra possono perdere volume e pienezza. L’aumento delle grandi labbra tramite lipofilling o con l’iniezione di filler dermici può contrastare questi cambiamenti ripristinando il volume perso e risolvendo l’aspetto cadente.
Riduzione del prepuzio clitorideo
La riduzione del prepuzio clitorideo è l’intervento di riduzione dell’eccesso di pelle che ricopre il clitoride. Si tratta di uno degli interventi di revisione più richiesti dopo l’esecuzione di una labioplastica: questo perché il rimodellamento delle piccole labbra può causare la protrusione del prepuzio clitorideo o renderlo maggiormente visibile. Per questo motivo i chirurghi tendono ad eseguire le due procedure durante la stessa operazione.
Perineoplastica
Nota anche come perineorrafia, la perineoplastica ha l’obiettivo di risolvere la lassità tissutale e la perdita di tono muscolare nella regione perineale fino all’apertura vaginale. Questi problemi possono essere causati dall’obesità, dal parto o dall’invecchiamento fisiologico. La procedura può anche intervenire sulla parete vaginale inferiore nel qual caso prende il nome di colpoperineoplastica. La procedura opposta, per allargare l’introito vaginale e ridurre il tono della muscolatura perineale, si chiama anch’essa perineoplastica e viene eseguita nelle donne che accusano dolore durante i rapporti sessuali, disturbo noto come dispareunia.
Ringiovanimento vaginale
Il ringiovanimento vaginale è un termine commerciale, usato nel marketing, ed è utilizzato per riferirsi a qualunque intervento di chirurgia estetica, ma anche alle procedure minimamente o non-invasive, sui genitali femminili e che può donare un aspetto più giovanile o migliorare la sensibilità e l’appagamento sessuale.
Vulvoplastica
La vulvoplastica è un termine medico che significa letteralmente rimodellamento della vulva. Si riferisce quindi a qualunque intervento di chirurgia plastica che rimodella la regione genitale esterna e che include le grandi labbra, le piccole labbra, il clitoride e il prepuzio clitorideo, il monte di Venere e l’apertura vaginale.
Vaginoplastica
Spesso chiamata anche restringimento vaginale chirurgico o colporrafia, la vaginoplastica è un intervento che aumenta il tono delle pareti del canale vaginale. A causa del parto, dell’invecchiamento o per altre ragioni una donna potrebbe soffrire di lassità vaginale che può anche comportare insoddisfazione nei rapporti sessuali. Con questo intervento una parte della mucosa interna viene rimossa, mentre i muscoli e i tessuti restanti vengono stretti utilizzando dei punti di sutura ottenendo quindi un canale vaginale più tonico e migliorando l’appagamento sessuale.
Restringimento vaginale non chirurgico
Noto col termine inglese “vaginal tigthening”, si tratta di procedure che utilizzano dispositivi laser o a radiofrequenza da inserire all’interno della vagina. L’energia e il calore prodotti da questi dispositivi stimola la produzione di collagene e induce quindi un restringimento della vagina. Il trattamento sembra inoltre efficace nel migliorare i sintomi dell’incontinenza urinaria da stress femminile di grado lieve o moderato. ThermiVa ®, FemiLift®, IntimaLase® e MonaLisa Touch® sono alcuni dei marchi maggiormente pubblicizzati.
Imenoplastica
L’imenoplastica è la riparazione o ricostruzione dell’imene. Viene eseguita per via di credenze socioculturali o in rari casi come coadiuvante della psicoterapia, per riprendere il controllo di sé stesse in seguito a un abuso sessuale.
Liposuzione e lifting del monte di Venere
La plastica al monte di Venere si occupa del tessuto adiposo nella regione pubica. Potrebbe anche esserci un eccesso di pelle nel qual caso si parla anche di lifting del pube. L’eccesso di adipe nel pube spesso è accompagnato anche da un eccesso di volume nelle grandi labbra ed è generalmente causato dall’obesità o dal sovrappeso; la dieta e l’esercizio con conseguente perdita di peso raramente sono in grado di eliminare questo grasso ostinato che richiede quindi l’intervento di un chirurgo.
Epilazione intima genitale definitiva
La luce pulsata (IPL) o il laser sono metodi per l’epilazione definitiva intima che fanno evitare il ripetersi del dolore, peli incarniti, la ricrescita, il tempo e i soldi spesi per le metodiche non definitive come la ceretta.
Aumento o amplificazione del punto G
Noto come G-Shot, si tratta di un trattamento non chirurgico per aumentare il piacere sessuale tramite l’aumento di sensibilità del punto G. L’amplificazione del punto G consiste nell’iniezione di un filler dermico direttamente nel punto erogeno all’interno della vagina.
O-Shot o Orgasm Shot
L’o-shot è un altro trattamento non chirurgico per migliorare certe disfunzioni sessuali e migliorare il piacere. Consiste nell’iniezione di plasma ricco di piastrine (PRP) nella regione del clitoride e nel punto G.
Sbiancamento vulvare e anale
Lo sbiancamento anale e vulvare per uniformare il colore della regione genitale può essere effettuato con metodiche diverse tra cui l’utilizzo di alfa-idrossiacidi, peel chimici o laser medicali.
Rischi e polemiche sulle procedure di ringiovanimento vaginale
Alcune organizzazioni mediche sollevano dubbi e preoccupazione relativamente le procedure estetiche per i genitali femminili. Le principali, secondo l’American College of Obstetrician and Gynecologists (ACOG) sono:
- Come ogni procedura medica o chirurgica vi sono dei rischi e possono insorgere complicazioni. Trattandosi di procedure estetiche, non vi è necessità di sottoporsi ad esse mancando una indicazione medica.
- Non vi sono studi condotti con metodo rigoroso, su ampi gruppi e a lungo termine. Mancano quindi i dati necessari a stabilirne l’efficacia, il profilo di rischio e le possibili complicazioni.
- L’aspetto dei genitali femminili ha una grande variabilità. Le pazienti devono essere educate sul fatto che vulva e vagina hanno colore, forma e dimensioni diverse da persona a persona. Non esiste uno standard estetico oggettivo di bellezza. È necessario quindi informarle su questo aspetto in sede di consulto preoperatorio.
Per maggiori dettagli sulle procedure specifiche e i possibili rischi e complicazioni, cliccate sui link agli articoli dedicati ad esse!
Fonti
- Female genital cosmetic surgery: the good, the bad, and the ugly.
M Serati, S Salvatore – International Urogynecology Journal, Jun 2018 - Elective Female Genital Cosmetic Surgery: ACOG Committee Opinion, Number 795
PF Schnatz, LA Boardman – Obstetrics & Gynecology, Jan 2020 - Essential of Aesthetic Surgery.
JE Janis – Thieme, 2018 - Female Cosmetic Genital Sugery – Concepts, Classification, and Techniques.
CA Hamori – Thieme, 2017 - Plastic Surgery Principles, Volume 2: Aesthetic, 4th Edition
JP Rubin – Elsevier, 2018 - International Textbook of Aesthetic Surgery
N Scuderi – Springer, 2016 - Aesthetic and Functional Labiaplasty
S Gress – Springer, 2017 - The Art of Aesthetic Surgery Principles and Techniques – 2nd Edition
F Nahai – Quality Medical Publishing, 2011 - The Unfavorable Result in Plastic Surgery – Avoidance and Treatment, 4th Edition
MN Cohen – Thieme, 2018 - American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG)
- American Society of Plastic Surgeons (ASPS)